Atlantia-governo: in corso trattativa segreta su revoca concessioni?

C. G.

3 Gennaio 2020 - 11:05

Revoca concessioni: spunta l’ipotesi di un trattativa segreta tra il governo e Atlantia

Atlantia-governo: in corso trattativa segreta su revoca concessioni?

Un trattativa segreta tra Atlantia e il governo volta a risolvere il problema della revoca delle concessioni?

Plausibile, secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Corriere Della Sera, tornato ad occuparsi di uno dei temi più caldi di questo nuovo anno.

Dal crollo del Ponte Morandi la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia (controllata da Atlantia) ha assunto un’importanza sempre crescente. Negli ultimi giorni, la questione è stata rispolverata e inserita nel decreto Milleproroghe, cosa che ha suscitato l’indignazione della holding dei Benetton.

Ora però la stessa Atlantia potrebbe aver avviato una trattativa segreta con il governo volta ad ottenere un imponente risarcimento dalla revoca.

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Cosa prevede la trattativa segreta tra governo e Atlanta

L’accordo stipulato nel 2007 fra il governo e Autostrade per l’Italia è stato dotato di alcune clausole ben definite che in caso di rottura hanno previsto l’indennizzo totale dei ricavi fino alla fine dello stesso contratto (prevista per il 2038).

Disposizioni, queste, valide sia in caso di inadempienza del concessionario, sia in caso di rottura dell’intesa da parte dell’esecutivo per motivazioni di pubblico interesse.

Sulla base di quanto detto fino ad ora, dunque, la revoca delle concessioni autostradali decisa dal governo dovrebbe imporre il pagamento di 23 miliardi di euro ad Atlantia. Vero, se non fosse però che quelle clausole di rottura appena descritte sono state modificate dalla norma inserita a dicembre nel decreto Milleproroghe.

Così facendo, il conto dello Stato si è drasticamente ridotto tra i 6 e gli 8 miliardi di euro. Quel che è certo è che Atlantia darà battaglia al governo e chiederà al gran voce il pagamento totale dei 23 miliardi citati e un risarcimento dei danni all’immagine.

Secondo il Corriere, dunque, tra le due parti si è venuto a creare un vero e proprio equilibrio del terrore dove l’esecutivo sta rischiando il crollo e dove i Benetton stanno invece rischiando il fallimento di Aspi.

Una via percorribile, ha continuato il quotidiano, potrebbe essere quella della trattativa. Qualche mese fa Conte ha chiesto ad Autostrade la riduzione del 5% delle tariffe, ma la risposta della controllata è sempre stata negativa. I Benetton hanno fino ad ora messo sul piatto:

  • 600 milioni per la ricostruzione del ponte di Genova
  • 800 milioni come indennizzo ai genovesi
  • 700 milioni senza vincolo di destinazione al governo.

Cifra a quanto pare giudicate insufficienti e che, per arrivare ai numeri chiesti da Conte, dovrebbero salire di altri 700 milioni.

Al momento la questione della revoca delle concessioni autostradali appare più spinosa che mai. Non è chiaro se questa ipotetica trattativa segreta fra Atlantia e il governo porterà da qualche parte.

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