Rinnovo del contratto per le Forze Armate e di Polizia: nessun accordo nell’ultimo incontro, ma l’amministrazione ha presentato le tabelle con le proiezioni per l’aumento di stipendio.
Rinnovo del contratto Forze Armate: nessun accordo nell’incontro che ha avuto luogo il 22 gennaio presso la sede del Dipartimento della Funzione Pubblica di Palazzo Vidoni al quale hanno preso parte i rappresentanti delle amministrazioni, le OO.SS. ed i Co.Ce.r.
Dopo un mese esatto dalla firma sul rinnovo per il comparto centrale della Pubblica Amministrazione, quindi, le Forze dell’Ordine non hanno ancora il nuovo contratto.
Nell’incontro i rappresentanti del Governo hanno fatto chiarezza sugli aumenti stipendiali che saranno riconosciuti con il nuovo contratto presentando le tabelle con le proiezioni per ogni ruolo. Respinta ogni possibilità di aumentare lo stipendio ulteriormente: con le risorse a disposizione, infatti, l’amministrazione non può fare diversamente e adesso spetta ai sindacati decidere se “prendere o lasciare”.
Al momento sono poche le sigle sindacali disposte ad accettare le nuove tabelle stipendiali proposte - che potete consultare alla fine dell’articolo - mentre la maggior parte delle OO.SS. vorrebbe rinviare il discorso alla prossima legislatura visto che dopo circa 9 anni di blocco contrattuale le Forze Armate e di Polizia hanno diritto ad aumenti superiori a quelli previsti.
Un nuovo incontro è in programma già questa settimana ma non sarà semplice sbloccare la fase di stallo che si è venuta a creare.
Rinnovo del contratto Forze Armate: quale soluzione?
Preso atto della mancanza di risorse per garantire un aumento di stipendio superiore a quello preannunciato, i sindacati stanno valutando la possibilità di firmare un accordo sugli aspetti più significativi della parte economica e normativa del nuovo contratto - con riflessi economici contenuti - rimandando ad un secondo momento la discussione sulle altre questioni residue.
Se sarà così allora nell’incontro che avrà luogo nei prossimi giorni potrebbe essere posta la firma su una bozza di accordo con il quale saranno introdotti gli aumenti stipendiali previsti.
Ricordiamo che per gli aumenti saranno utilizzate la maggior parte delle risorse stanziate - distribuite per il 90% alla parte fissa della retribuzione e per il 10% a quella accessoria - garantendo così un aumento medio di circa 65 euro netti, più un assegno una tantum di 450€ lordi per gli arretrati del 2016 e 2017.
Inoltre i rappresentanti del Governo hanno promesso lo stanziamento di risorse ulteriori (50 milioni di euro per il 2018, 100 milioni per il 2019 e 150 milioni per il 2020) che saranno destinate al FESI come riconoscimento della specificità delle Forze Armate e di Polizia.
Sembra quindi che ci stiamo avviando verso la fine di questa prima parte di trattative per il rinnovo di contratto. L’importante è che nel prossimo incontro l’amministrazione si mostri favorevole a discutere anche della parte normativa del contratto - nonostante le risorse a disposizione siano quasi pari a zero - in particolare dei seguenti aspetti:
- maggiore tutela della maternità e della paternità;
- amministrazione di norme tra gli appartenenti al comparto;
- ferie solidali.
La parola quindi adesso spetta all’amministrazione che dovrà decidere se restare nella propria posizione oppure se tendere la mano ai sindacati.
Ma qualora l’accordo venisse firmato già questa settimana, quanto riceverebbero le Forze Armate in più sullo stipendio? Scopriamolo analizzando le tabelle presentate dall’amministrazione nell’ultimo incontro.
Tabelle stipendiali Forze Armate e di Polizia
Nell’incontro andato in scena il 22 gennaio 2018 l’amministrazione ha presentato le tabelle con le proiezioni dell’aumento di stipendio per ogni ruolo. Tabelle che sono state svelate in esclusiva da Infodifesa.it, dalle quali si rilevano i seguenti importi:
- aumenti di stipendio Polizia di Stato (importi medi e lordi): 10,58€ per il 2016, 32,02€ per il 2017 e 102,26€ dal 2018;
- Aumenti di stipendio Carabinieri (importi medi e lordi): 10,77€ per il 2016, 32,60€ per il 2017 e 104,14€ per il 2018;
- Aumenti di stipendio Guardia di Finanza (importi medi e lordi): 10,87€ per il 2016, 32,92€ per il 2017 e 105,10€ per il 2018;
- Aumenti di stipendio per Polizia Penitenziaria (importi medi e lordi): 10,07€ per il 2016, 30,50€ per il 2017 e 97,38€ per il 2018.
Gli aumenti aumenteranno progressivamente fino al 2020 merito delle risorse aggiuntive che saranno stanziate nei prossimi anni per il riconoscimento della specificità del ruolo, come possiamo vedere dalle tabelle successive:
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