Una volta che sarà concluso il periodo legato all’emergenza sanitaria si rischia di tornare all’austerity, ne è certo Giancarlo Marcotti, il direttore responsabile di Finanza in Chiaro.
Sebbene il debito pubblico non rappresenti un problema per Giancarlo Marcotti, il direttore responsabile di Finanza in Chiaro, almeno fino a quando rientra all’interno di certe percentuali, inizia ad esserlo quando queste cifre vengono superate.
“Se è necessario fare del debito pubblico perché la situazione lo richiede”, è giusto che il nostro Paese decida di farlo, Tuttavia “è necessario tenere in considerazione che non è senza conseguenze”.
Marcotti, nel corso di un’intervista per Money.it, analizza l’attuale situazione economica italiana, prospettando un ritorno all’austerità nel periodo post Covid. Infatti il debito pubblico potrebbe aumentare ancora di più nel 2021, dopo essere già passato "dal 130% al 160%” nel 2020, con l’arrivo di finanziamenti e ristori voluti dal governo per far fronte alla crisi economica dettata dalla pandemia di coronavirus. “Se siamo già arrivati al 160% nel 2020, immagino a quanto si arriverà nel 2021”, aggiunge ancora Marcotti.
Il debito pubblico è un problema
“Il debito pubblico è un problema”, chiosa il direttore responsabile di Finanza in Chiaro, precisando che “non si può aumentare a dismisura, quale sia il limite è da stabilire, ma di sicuro è un problema”.
Al momento, l’aumento dei finanziamenti si è reso necessario per tamponare una situazione emergenziale spiega Marcotti, ma nel momento in cui l’emergenza sarà conclusa non si potrà “ripartire a razzo”. Come ha già anticipato la BCE infatti, le concessioni sui debiti e l’immissione di liquidità nel sistema sono stati fatti perché è in corso una pandemia.
Con la fine della pandemia si rischia di tornare all’austerity
“Nel momento in cui finirà la pandemia, immediatamente tutte le restrizioni che c’erano precedentemente tornano ad esserci, quindi non è che ci sarà un periodo florido, quando finirà la pandemia tornerà l’austerity”.
Ne è certo Giancarlo Marcotti. In sostanza quindi nel momento in cui non ci sarà più una situazione emergenziale si dovrà tornare a fare i conti con quella che era la vecchia normalità. Il nostro Paese quindi dovrà tornare a fare sacrifici e restrizioni per poter ripagare l’eccesso di debito pubblico che abbiamo accumulato durante questa situazione.
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