Siglato il JEFTA che in otto anni abolirà il 90% dei dazi sull’export europeo in Giappone e favorirà il libero mercato del settore automotive.
L’Unione Europea e il Giappone hanno siglato un accordo di libero scambio che, a partire dal 2019, in otto anni abolirà i dazi sui prodotti.
L’UE è a lavoro per stringere altri accordi simili con i Paesi del Sud America come Argentina, Messico, Brasile, Paraguay e Uruguay, ma quello con il Giappone riguarda più da vicino il settore automotive, eccellenza del Sol Levante.
Se infatti il JEFTA - Japan Europe Free Trade Agreement - riguarderà tutti i settori di mercato, favorendo l’Europa ad esempio per l’export delle eccellenze alimentari finora molto penalizzate, sarà determinante per l’esportazione in UE dei veicoli giapponesi.
Libero scambio UE-Giappone: stop ai dazi sulle auto
Per il Giappone, questo accordo significa l’abolizione dei dazi sulle auto esportate in Unione Europea: parliamo del 3% di tasse doganali applicate alla componentistica e del 10% per i prodotti finiti che vengono venduti nei mercati europei.
Sono interessati marchi come Honda, Nissan e Toyota, tra i principali esportatori più apprezzati in Europa, ma anche Suzuki, Subaru e Mitsubishi.
L’accordo permetterà di eliminare il 90% dei dazi pagati dalle aziende europee per esportare in Giappone e che ogni anno costano circa 1 miliardo di euro. Inoltre, il libero scambio nel settore delle automobili potrebbe giovare anche il vecchio continente: un accordo simile andato a buon fine con la Corea del Sud ha visto triplicare l’esportazione di automobili europee, anche se l’automotive coreano non è così forte come quello giapponese.
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