Azioni Banco Popolare proseguono il crollo: investitori privi di fiducia, nuovo minimo a €4,6 nella giornata di ieri. Oggi il titolo apre incerto su Piazza Affari.
Le azioni Banco Popolare hanno proseguito anche ieri la loro corsa al ribasso, segnando il nuovo minimo storico per le azioni della società a quota €4,6.
A due giorni di distanza dalle ultime novità per Banco Popolare, relative alla prossima assemblea dove avverrà l’aumento di capitale, il titolo apre incerto sui listini italiani, cercando di porre un freno al crollo degli ultimi giorni.
Permane lo scetticismo sul mercato, con gli investitori preoccupati per la fusione con BPM e in attesa di nuovi aggiornamenti che possano chiarire i tanti dubbi relativi all’operazione.
Azioni Banco Popolare: fissata l’assemblea al 7 maggio
Il previsto aumento di capitale di Banco Popolare sarà di un miliardo di euro e verrà approvato durante la prossima assemblea, fissata per il 7 maggio.
L’operazione verrà in seguito avviata e il tempo a disposizione del Cda sarà di 18 mesi dal voto dell’assemblea, la quale dovrà delegare al consiglio di amministrazione l’aumento del capitale sociale mediante l’emissione di azioni ordinarie.
Il consiglio di amministrazione “avrà poi facoltà di stabilire, nel rispetto delle condizioni, il prezzo di emissione, comprensivo di eventuale sovrapprezzo delle azioni e/o delle obbligazioni convertibili ed il loro godimento.”
Intanto gli investitori non sembrano aver accolto la notizie degli ultimi giorni con ottimismo, portando a due giorni di ribasso che hanno condotto le azioni Banco Popolare al loro nuovo minimo storico nella giornata di ieri, prima della frenata odierna.
Azioni Banco Popolare: in caduta libera verso nuovi minimi
Osserviamo il trend ribassista che le azioni Banco Popolare stanno vivendo dalla fine dello scorso anno:
L’analisi di un trend ribassista così lineare trova pochi motivi per guardare ad un rialzo.
L’ultimo supporto di riferimento, rappresentato dalla linea verde, non ha retto il terzo test del prezzo, dopo quelli di metà marzo e di inizio febbraio. Con l’abbattimento anche di quest’ultima barriera, il titolo Banco Popolare ha seguito un forte ribasso che lo ha presto fatto attraversare quota €5.
Con il raggiungimento dei €4,6 si è stabilito il nuovo minimo storico per le azioni Banco Popolare, che rimangono prossime alla zona calda.
Il crescente scetticismo nato dalla fusione con BPM si può notare anche dall’impennata avuta dei volumi di transazione, che hanno visto il registrarsi di un gran numero di operazioni sell.
L’RSI infatti è prossimo alla zona di ipervenduto, come immaginabile, ma l’andamento delle medie mobili e le recenti notizie sembrano indicare tutto tranne che un principio di ripresa del prezzo.
Determinanti saranno le evoluzioni delle trattative riguardanti la fusione e lo scioglimento dei tanti dubbi che ancora condizionano (negativamente) le menti e l’operatività degli investitori.
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