Le azioni di Banco Popolare tirano il freno dopo un lungo rally. Mediobanca avvia copertura con neutral, Icbpi pessimista su re-rating dei titoli bancari.
Le azioni di Banco Popolare sono tra le peggiori di oggi sul Ftse Mib (0.61%), prendendo così una pausa dalla lunga fase di rialzo iniziata in vista delle assemblee di BPM e Banco Popolare che hanno approvato il progetto di fusione.
L’approvazione della fusione tra i due istituti bancari, che dà così il via all’ultima fase per creare la terza entità bancaria in Italia, ha portato ad un miglioramento del sentiment sul sistema bancario italiano, con alcuni titoli quali Bper, Banca Popolare di Sondrio e Creval in rally ormai da giorni.
Nel frattempo, Mediobanca ha avviato la copertura sia su Banco Popolare che su BPM, assegnando ad i titoli azionari di entrambe il rating neutral. Icbpi invece avverte che le prossime trimestrali delle banche italiane non dovrebbero comportare nessun re-rating sul sistema bancario nazionale.
Azioni Banco Popolare: pausa dopo lungo rally, MB avvia copertura con neutral
Le azioni di Banco Popolare si prendono una pausa dopo il lungo rally iniziato qualche giorno fa, a ridosso delle assemblee del Banco e di BPM che hanno poi approvato il progetto di fusione. I due istituti andranno a costituire la terza entità bancaria in Italia, prendendo così il posto di Montepaschi.
Mediobanca Securities ha avviato la copertura sulle azioni di BPM e Banco Popolare, assegnando ad entrambe il rating neutral con target price rispettivamente di €0,5 e €3,2.
Gli analisti della banca d’affari ritengono che l’entità combinata tra le due banche popolari abbia margini di upside anche se resta la necessità di cedere un portafoglio di NPL garantiti da €2,5 miliardi.
Le stime degli esperti di Mediobanca non tengono conto delle sinergie di fusione sui ricavi, mentre incorporano quelle sui costi. Parlando più in generale del sistema bancario, gli analisti di Mediobanca ritengono che le quotazioni di Borsa potrebbero riprendersi visto l’attuale livello depresso anche se in un contesto simile continuano a preferire Bper e Creval che restano due top pick.
Azioni banche: per Icbpi poche possibilità di re-rating
Tenendo il focus sul sistema bancario, Icbpi ritiene che non ci sarà un grande re-rating in vista delle pubblicazioni delle trimestrali. Gli analisti ritengono che le politiche monetarie della Bce non hanno stimolato la crescita del settore in termini di volumi, attendendosi di conseguenza dati del trimestre deboli sul fronte della generazione dei ricavi.
Tuttavia, gli esperti fanno notare che il forte deprezzamento dei titoli bancari lascia spazio per potenziali rimbalzi, come quelli visti negli ultimi giorni scaturiti da un miglioramento del sentiment di mercato.
Infine, Icbpi conclude l’analisi ritenendo che l’evoluzione dei fondamentali e le stime del consenso rendono molto improbabile un re-rating sul sistema bancario nei prossimi mesi, mantenendo così una netta preferenza per i titoli difensivi.
Azioni Banco Popolare: analisi tecnica di breve periodo
Dal quadro grafico delle azioni di Banco Popolare emerge un contesto pesantemente negativo di lungo periodo, mentre resta incerto nel breve-medio termine. Le medie mobili di breve-medio periodo si muovono praticamente insieme, senza dare particolari segnali direzionali mentre la media mobile di lungo periodo viaggia completamente distaccata da queste ultime.
Dopo un lungo rimbalzo iniziato il 30 settembre, sembra che si sia momentaneamente esaurita la forza positiva delle azioni del Banco, anche per permettere qualche presa di profitto dopo il rally. Il RSI sembra che stia iniziando a scaricare la lunga fase di ipercomprato mentre il MACD per il momento non lancia segnali di inversione del trend.
I volumi di oggi non sono elevati come quelli della fase rialzista, il che sottintende che stiamo assistendo ad una fase di prese di profitto. La fase di scarico degli indicatori potrebbe comportare una discesa fino al supporto offerto dalle medie mobili di breve-medio termine in area €2,28 circa da cui poi potrebbe conseguire un nuovo rimbalzo che potrebbe raggiungere quota €2,88 (chiusura gap segnalata nel cerchio bianco).
Da monitorare in questo senso l’andamento delle trimestrali delle banche, non solo italiane ma anche europee, visto che a breve verrà pubblicata quella di Deutsche Bank e si dovrebbe sapere di più sul piano di salvataggio di Montepaschi.
L’eventuale mancata tenuta del supporto a quota €2,28, potrebbe dare il via ad una discesa intorno quota €1,94, anche se al momento non vi sono segnali a supporto di questo scenario.
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