Le azioni di Buzzi Unicem segnano un deciso calo dopo la pubblicazione dei conti 2015. Sono migliorati i margini operativi ma deludono gli utili. Proposto dividendo di 0,075€.
Le azioni di Buzzi Unicem faticano nella seduta odierna caratterizzata da un ribasso abbastanza pesante dell’indice Ftse Mib. La società attiva nel settore delle costruzioni e nei prodotti cementiferi ha rilasciato poco fa i conti relativi all’esercizio 2015 che tutto sommato sono risultati in crescita anche se l’utile netto non ha centrato le attese.
Nonostante le difficoltà riscontrate in alcuni Paesi, tra cui l’Italia, Buzzi Unicem ha visto un aumento del fatturato del +6,2% rispetto al 2014 con conseguente incremento del margine operativo lordo e dell’utile netto.
Lo scorso anno ha visto anche una leggera riduzione dell’indebitamento nonostante investimenti per €304 milioni. Infine, il management ha proposto per gli azionisti una cedola pari a 0,075€ ad azione contro i 0,05€ dello scorso anno.
Azioni Buzzi Unicem in netto calo: migliorano i margini ma deludono gli utili
Giornata in rosso, come buona parte dei titoli quotati sull’indice Ftse Mib, per le azioni Buzzi Unicem che registrano attualmente un calo del -4,18%. Poco fa la società, attiva nel settore delle costruzioni e nella produzione di materiali cementiferi, ha reso note le cifre relative all’esercizio 2015.
Lo scorso anno Buzzi Unicem è riuscita ad aumentare il fatturato del 6,2% salendo così a quota €2,66 miliardi contro i €2,506 miliardi del 2014. In crescita anche il margine operativo lordo che ha segnato un +11,9%, in aumento a €473,2 milioni dai €422,7 milioni dell’anno precedente.
Il margine operativo lordo ricorrente è invece risultato in ascesa del +18,3% a quota €478,8 milioni contro i €404,8 milioni 2014. In rialzo l’utile netto che per l’esercizio 2015 è stato pari a €128,1 milioni, in crescita del 6,3% rispetto ai €120,5 milioni del 2014. Infine, è risultato in leggero calo l’indebitamento netto che è sceso a €1,029 miliardi dai €1,062 miliardi dell’anno precedente.
L’indebitamento è sceso nonostante la società abbia effettuato investimenti per €304 milioni di cui €164 milioni per progetti di espansione. Il management ha proposto infine un dividendo di €0,075 ad azione contro i €0,05 offerti nell’esercizio 2014.
Buzzi Unicem: risultati per area geografica ed evoluzioni 2016
Buzzi ha riscontrato difficoltà in Paesi come la Russia e l’Ucraina che hanno registrato un forte calo della domanda ed hanno generato un ulteriore impatto negativo per via del tasso di cambio. Si è registrato un calo della domanda anche in Italia mentre si conferma la redditività dell’Europa Centrale e l’espansione negli Stati Uniti.
Per il 2016 la società si aspetta un miglioramento in Italia per via dell’assestamento del mercato edile inerente alle nuove costruzioni. L’Europa Centrale dovrebbe mantenersi stabile con modeste variazioni favorevoli di prezzo di Germania e Benelux.
Anche l’Ucraina dovrebbe mostrare piccoli cenni di ripresa grazie ad una normalizzazione dell’attività operativa nella parte occidentale del Paese. In Russia invece l’azienda cementifera si aspetta un proseguimento della difficile fase attuale, con possibili downside nella domanda.
C’è invece ottimismo per quel che riguarda gli Stati Uniti grazie al miglioramento delle condizioni economiche del Paese. Nel complesso, Buzzi Unicem si attende di registrare un leggero miglioramento del margine operativo lordo ricorrente 2016.
Infine, il management ha deciso di sottoporre all’assemblea degli azionisti l’autorizzazione per effettuare un buyback per 4.000.000 di azioni ordinarie e/o di risparmio.
Azioni Buzzi Unicem: analisi tecnica di breve periodo
Le azioni di Buzzi Unicem quest’oggi sono tra le peggiori in Borsa, colpite dalle vendite post-dati che hanno accentuato i cali accumulati nell’arco della seduta odierna.
La configurazione grafica però sembra essere positiva nel breve-medio periodo visto l’incrocio positivo tra la media a 21 periodi e quella a 60. I volumi di scambio di oggi sono al momento minori di quelli di ieri, il che potrebbe suggerire una presa di profitto dopo la corsa di 4€ del titolo iniziata a metà febbraio.
Gli indicatori tecnici stanno scaricando la fase di ipercomprato. Il MFI è fuoriuscito da questa area proiettandosi verso valori neutrali, mentre il RSI si trova al di sotto di tali livelli. Nel complesso, ci si potrebbe attendere un test del supporto di colore giallo intorno a quota 14,1€ che si trova poi in coincidenza del supporto psicologico della media a 60 periodi.
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