Enel ha annunciato la revisione dell’accordo tra la controllata USA e GE. Prevista la trasformazione della partnership in joint venture paritaria con consolidamento del debito.
È arrivato l’annuncio di Enel riguardo l’accordo con General Electric Financial Services per trasformare l’americana Enel Green Power North America Renewable Energy Partners in joint venture paritaria. Grazie a tale operazione il gruppo italiano deconsoliderà un debito pari a 500 milioni di dollari.
C’è attesa anche per la presentazione del nuovo piano industriale 2016-2019 di Enel. Il management ha apportato ritocchi agli obiettivi finanziari in seguito alla presentazione dei conti relativi ai primi sei e nove mesi di esercizio.
Accordo Enel-GE: cosa prevede il piano?
Enel ha rivisto l’accordo con GE circa la sua controllata nordamericana Enel Green Power North America, il piano porterà ad una joint venture paritaria con deconsolidamento di 500 milioni di dollari di debito per la controparte italiana. Il titolo in borsa sale dello 0,88% portandosi a quota 3,65€.
Il piano prevede la cessione da parte di EGPNA di un 1% delle sue quote a GE Energy Financial Services per un corrispettivo ancora da definire. Tale manovra porterà EGPNA a ridurre al 50% la sua parte, dall’attuale 51%, mentre GE salirà al 50% dall’attuale 49%. In seguito alla cessione l’attuale partnership sarà rivista e trasformata in joint venture paritaria. Tale operazione permetterà ad Enel di deconsolidare un debito da 500 milioni di dollari in capo ad EGPNA. L’accordo dovrebbe essere finalizzato a dicembre con il pagamento del corrispettivo.
In casa Enel sale anche l’attesa per la presentazione del nuovo piano industriale 2016-2019. Il management ha apportato dei ritocchi agli obiettivi finanziari, rispetto al piano quadriennale annunciato a novembre 2015, in seguito alla pubblicazione dei dati relativi ai primi sei e nove mesi di esercizio. Le modifiche apportate riguardano un EBITDA che passa da 14,7 a 15 miliardi, l’utile netto da 3,1 a 3,2 miliardi ed il rapporto flusso di cassa operativo/debito netto dal 23% al 25%.
L’espansione territoriale su cui sta puntando l’azienda riguarda principalmente il reparto green in America Latina, Nord e Centro America e Sud Africa. Per quanto riguarda il business europeo invece, dovrebbero arrivare un incremento nel volume d’affari e margini più ampi.
Azioni Enel: le prospettive sullo scenario tecnico
Resta ribassista lo scenario tecnico di Enel che come tutte le utilities ha subito l’effetto Trump sui prezzi. Le quotazioni, che al momento non vanno oltre quota 3,65€, stanno cercando di recuperare a fatica il crollo post elezioni presidenziali USA. Attualmente il titolo sta prezzando livelli di supporto in area 3,5/3,55 già visti a giugno e ad inizio 2016.
Le medie mobili sembrano voler puntare verso il basso a seguito della rottura della trendline rialzista avvenuta il giorno dopo le elezioni presidenziali USA. L’attuale livello di supporto è essenziale in fase di inversione del trend. Un’ulteriore rottura al ribasso porterebbe le quotazioni verso il livello chiave in area 3,4€.
Con l’azienda in grado di generare ottimi numeri e gli accordi commerciali nel settore delle energie rinnovabili Enel potrebbe ritrovare la forza necessaria alla ripresa del trend rialzista. Il primo step è tornare al di sopra della trendline rialzista che potrebbe avvenire intorno ad area 3,8€ tornando a testare la resistenza posta a quota 3,85€ e le medie mobili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA