Azioni Eni: dopo il vertice di ieri il prezzo del petrolio trascina al ribasso il titolo. Le prospettive rimangono tuttavia positive, nell’ottica di un semplice ritracciamento.
Le azioni Eni vivono un inizio di settimana complicato su Piazza Affari (-2,22%), all’indomani del meeting tenuto dai paesi OPEC e non.
Nonostante il Ftse Mib abbia iniziato il pomeriggio orientato al rialzo (+0,35%), l’assenza di un accordo raggiunto a Doha nella giornata di ieri, riguardo il congelamento della produzione, ha portato il petrolio e le società collegate ad una giornata in rosso.
Una delle poche società petrolifere non colpite dagli esiti del vertice in Qatar è Saipem, le cui azioni con un +2,97% proseguono il trend al rialzo dell’ultimo periodo.
Vediamo di interpretare la virata al ribasso di oggi delle azioni Eni da un punto di vista dell’analisi tecnica, con il titolo ancora sull’onda di un trend rialzista.
Azioni Eni: ritracciamento proiettato al rialzo
Gli esiti infruttuosi del meeting di Doha hanno causato conseguenze diffuse.
I mercati asiatici hanno chiuso in forte ribasso, il mercato dei metalli preziosi ha aumentato la sua attrattiva, il prezzo del petrolio è tornato nei pressi dei $40 e di conseguenza molte società del settore petrolifero ed energetico hanno assorbito il colpo sui mercati quotati.
Le azioni Eni sono tra queste.
Dopo aver aperto con un deciso gap al ribasso, sono tornate fino a quota €13, come osservabile dal seguente grafico giornaliero:
Dallo scorso dicembre le azioni Eni hanno tagliato al ribasso i €14 senza mai riuscire a risalire la soglia. I diversi tentativi effettuati si sono tutti fermati in prossimità del 61.8 di Fibonacci.
Se infatti prendiamo in considerazione l’ultimo trend ribassista di medio periodo seguito dal titolo, i ritracciamenti segnati sul massimo di €15,5 e sul minimo di €11 evidenziano livelli di ritracciamento di grande importanza.
Il prezzo, infatti, è per lo più gravitato tra il 23.6 e il 61.8, con la principale area di accumulazione presente al 38.2. Questi tre livelli di ritracciamento sono stati i binari all’interno dei quali le azioni Eni si sono mosse negli ultimi mesi, avendo come obiettivo ultimo il superamento di quota €13,8, al 61.8.
Con le ultime sedute il prezzo è risalito in maniera convinta dal supporto evidenziato dalla linea verde fino al massimo toccato in precedenza per ben due volte durante il mese di marzo.
Questo sprint al rialzo ha tagliato la media mobile a 20 periodi, riportando il titolo nella banda alta di Bollinger, proiettando l’indicatore RSI oltre il livello medio di 50 e con una trendline positiva a sostegno.
Prima della giornata di oggi, quindi, le azioni Eni erano lanciate al rialzo e verso l’abbattimento del 61.8.
La giornata di oggi, che sconta le notizie negative provenienti dal Qatar, non deve cancellare quanto di buono il titolo aveva mostrato durante l’ultima settimana.
Se gli effetti del post-meeting dovessero avere breve durata, il movimento al ribasso del titolo Eni potrebbe essere un semplice ritracciamento verso i €13 o il 38.2 di Fibonacci, prima di riprendere il movimento a salire.
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