Azioni Eni, risultati primo trimestre 2016: perdita di €0,79 miliardi dopo l’utile di un anno fa, cash flow e debiti in calo. Il titolo apre negativo su Piazza Affari ma il trend è rialzista.
Le azioni Eni hanno aperto la giornata su Borsa Italiana in leggero ribasso, dopo la risalita delle ultime settimane.
In un venerdì che sembra orientato verso il segno rosso sui mercati finanziari, le azioni Eni giustificano la loro prestazione incerta con i risultati relativi al primo trimestre 2016, da poco pubblicati.
La società registra una perdita di €0,79 miliardi dopo l’utile di €0,83 miliardi di un anno fa, con un netto calo anche nel cash flow (-56%), mentre l’indebitamento finanziario diminuisce di €4,65 miliardi rispetto al 2015.
Le azioni Eni sembrano inizialmente scontare in maniera negativa le informazioni non certo incoraggianti relative a questo primo trimestre, ma il titolo sembra reggere l’urto e le prospettive di medio periodo si mantengono rialziste.
Azioni Eni: trimestrale 2016 in perdita ma diminuisce l’indebitamento
Notizie altalenanti per Eni dal suo primo trimestre, con i dati negativi che sembrano però pesare di più.
Il dato più rilevante è senz’altro la perdita maturata nei primi tre mesi del 2016, pari a €0,79 miliardi. Una novità per la multinazionale energetica che, nello stesso periodo dello scorso anno, aveva realizzato un utile di €0,83 miliardi.
La motivazione è da ricercare nel calo del prezzo del petrolio che ha portato la società anche a tagliare gli investimenti per quest’anno del 20%.
In deciso calo anche il cash flow, sceso del -56% a €1,27 miliardi, e l’utile operativo adjusted, che ha registrato un -69% arrivando a €0,47 miliardi, nonostante il risultato netto adjusted sia in linea con i risultati dello scorso anno.
Le buone notizie arrivano dall’indebitamento finanziario netto che ha registrato una riduzione di €4,65 miliardi su base annuale, scendendo a quota €12,21 miliardi, in particolare grazie alla chiusura dell’operazione Saipem e al rimborso dei crediti ottenuto, con una situazione del gruppo che vede un calo del leverage dallo 0,30 di fine 2015 allo 0,23.
Da segnalare inoltre una crescita produttiva per il trimestre gennaio-marzo del 3,4%, confermandosi in linea con le prestazioni di un anno fa.
L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, trasmette fiducia con le sue parole:
“I risultati finanziari e operativi del gruppo ci consentono di confermare le guidance 2016, con particolare riferimento al contenimento del 20% dei capex, al loro finanziamento organico in uno scenario di 50 dollari e al controllo del leverage, oggi tra i più bassi dell’industria.”
Azioni Eni: trend rialzista punta al raggiungimento dei €15
Le azioni Eni, dopo il minimo stabilito a febbraio, hanno seguito delle onde rialziste che lo hanno portato oltre quota €14, come osservabile dal seguente grafico giornaliero:
Il ritracciamento di inizio giornata, dopo i dati non del tutto positivi relativi al primo trimestre del 2016, si profila come un naturale ritracciamento all’interno di un trend che rimane rialzista.
L’abbattimento del 61.8 di Fibonacci ha rappresentato il segnale più importante nell’ottica di un raggiungimento dei €15. La risalita della azioni Eni non ha infatti molti ostacoli, al di là di una resistenza appena sopra €14,6.
I livelli vicini all’ipercomprato dell’RSI suggeriscono tuttavia un possibile rallentamento del trend rialzista, che potrebbe ritracciare in direzione del 61.8, ora importante livello di supporto.
L’aumento dei volumi, come segnalato dall’indicatore OBV, sostiene con convinzione l’andamento degli ultimi giorni, manifestando la volontà del mercato di salire ancora.
Al di là dell’intensità del ritracciamento la tendenza delle azioni Eni rimane infatti fortemente orientata al rialzo, nell’ottica di tornare ai livelli di fine 2015.
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