Giornata nera per le azioni MPS che perdono oltre il 7%. Il titolo della banca toscana paga i timori su un possibile aumento di capitale e l’offerta di Apollo per i NPL di Carige.
Seduta in forte ribasso per le azioni di banca MPS che al momento registrano un calo del -7,05% pari ad una quotazione di 0,4885€. Le azioni della banca senese, le peggiori oggi sul Ftse Mib insieme a quelle di Banco Popolare, perdono quota sul rinnovato timore degli operatori e degli investitori di un possibile aumento di capitale.
L’operazione di fusione tra BPM e Banco Popolare, che prevede un aumento per quest’ultimo, su richiesta della BCE, e l’offerta del fondo Apollo per Carige che prevede una forte svalutazione dei NPL e una diluizione massiccia dell’azionariato, pesano sul titolo MPS poiché anche per la banca toscana potrebbe presto essere necessario un aumento.
La mancanza di interesse da parte di altri istituti o investitori, confermata poco fa dall’ad Fabrizio Viola, resta un peso per il titolo dell’istituto senese. Intanto, Bank of America ha ridotto il prezzo obiettivo e il rating sulle azioni MPS passandoli rispettivamente a €0,65 e hold.
Azioni MPS in netto ribasso: pesano timori su futuro aumento di capitale
Giornata pesante per le azioni di MPS. Il titolo della banca toscana perde il 7,05% scambiando così a quota 0,4885€. Sembra che a far scattare nuovamente le vendite sulle azioni Montepaschi siano stati i timori degli investitori legati ad un futuro aumento di capitale.
A far tornare questi timori ci hanno pensato l’operazione di fusione tra BPM e Banco Popolare e l’offerta del fondo Apollo per acquisire Banca Carige.
Nel primo caso, come noto, la BCE ha espressamente richiesto a Banco Popolare di effettuare un aumento di capitale volto a migliorare il bilancio. Aumento di capitale che l’istituto veronese approverà entro maggio per procedere così al piano di fusione.
L’offerta del fondo Apollo per gli NPL di banca Carige è decisamente bassa. La proposta del fondo americano prevede una svalutazione dell’80% dei crediti deteriorati dell’istituto ligure, cosa che sembra aver convinto l’azionista di maggioranza, Vittorio Malacalza, a cercare un’alternativa a tale offerta che prevede inoltre una forte diluizione dell’azionariato.
Azioni MPS, Viola: proseguiamo in ottica stand alone, no offerte per Italia
Poco fa l’ad di MPS, Fabrizio Viola, ha dichiarato che il management sta procedendo ad attuare strategie stand alone, pur non escludendo futuri M&A. Secondo il top manager della banca senese, non c’è la fila di investitori per l’Italia il che rende difficile per MPS trovare il tanto agognato partner.
Azioni MPS: Bank of America taglia target price e rating
Nel frattempo, gli analisti di Bank of America-Merril Lynch hanno tagliato il rating e il target price sulle azioni MPS. Nel dettaglio, gli esperti della banca americana hanno portato il rating da buy a neutral con prezzo obiettivo che scende da €1,1 a €0,65.
Gli strategist hanno spiegato tale decisione dichiarando che i timori sulla crescita globale e l’alto peso dei crediti deteriorati sta schiacciando la quotazione delle azioni MPS, tenendole così a valori bassi.
Tuttavia, la BCE sta spingendo per una rapida risoluzione della questione NPL confermata dalla cartolarizzazione da effettuare tramite il meccanismo GACS che, seppur in misura minore della soluzione Bad Bank, alleggerisce le posizioni deteriorate delle banche italiane.
Gli analisti però sottolineano che i gross impaired loan di MPS pari al 35% del totale rendono la strada di normalizzazione più difficile. La mancanza di fiducia nella banca senese, che si riflette sulle attuali quotazioni del titolo azionario, per gli esperti di BofA è “immeritata”.
Gli stessi però tengono conto del fatto che non è ancora chiaro quale sia il reale valore per gli azionisti in caso di aggregazione dell’istituto toscano con una terza entità, né quale sia la portata del potenziale aumento di capitale che MPS si vedrebbe costretta a intraprendere per dare fiducia al mercato e per accelerare la pulizia dei NPL.
Banche: troppi aumenti rischiano di incidere su andamento dei titoli - Icbpi
L’assenza di interesse per Montepaschi da parte di altri investitori o realtà bancarie sta pesando sul titolo azionario poiché fa crescere i timori di nuovi aumenti di capitale.
Inoltre, come sottolineano gli esperti di Icbpi vi sono da aggiungere gli aumenti di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza che, sommati ai casi di Carige e Bpop, rischiano di innescare un’offerta di “carta” tale da rendere difficile il recupero dei corsi azionari.
Azioni MPS: analisi tecnica di breve periodo
Le azioni di MPS si trovano su un livello molto delicato, evidenziato dal supporto statico di colore giallo. Il rischio è di incorrere in un nuovo test dei minimi storici toccati a febbraio a quota €0,42. Purtroppo, le indicazioni tecniche suggeriscono una buona possibilità per tale test.
Le medie mobili sono incrociate nettamente a ribasso, mentre i volumi di discesa sono piuttosto consistenti. Gli indicatori tecnici appaiono piuttosto deboli e lasciano spazio ad ulteriori cali visto che ancora non si trovano nella zona di ipervenduto.
Con tale configurazione resta difficile pensare ad un rimbalzo positivo dal livello attuale, il target pertanto potrebbe essere quota €0,42.
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