Sotto la lente i movimenti nel capitale di Mediobanca, ma per Del Vecchio e Caltagirone la vera partita si gioca nelle Generali.
A Piazza Affari brillano le azioni Mediobanca, che scambiano stamattina a 9,74 euro, in rialzo del 2% rispetto alla seduta (positiva) di ieri. Dietro la fiammata del titolo le dinamiche di rafforzamento di alcuni azionisti “forti”, con Del Vecchio e Caltagirone che sono saliti nel capitale di Piazzetta Cuccia in vista della partita sulle nomine nelle Generali, come emerso da un filing della Consob.
Azioni Mediobanca in focus, Del Vecchio e Caltagirone muovono i fili
Nel dettaglio, Del Vecchio, numero uno di EssilorLuxottica, è arrivato al 19% di Mediobanca, e cioè a un passo dalla soglia limite del 19,99% per cui ha ricevuto espressa autorizzazione dalla BCE. Caltagirone, costruttore romano con un passato di presenze rilevanti nel capitale di alcune delle principali banche italiane, da Mps a Unicredit, è invece salito al 2,88% di Piazzetta Cuccia, ma ha strappato anche delle opzioni put con scadenza a luglio, agosto e settembre 2021 per una partecipazione potenziale nel capitale della banca del 5,05%.
Mediobanca è indubitabilmente una opportunità di investimento per i due imprenditori, ma è chiaro che i movimenti nel capitale sono propedeutici alla formazione di una minoranza di blocco (circa il 25%, quanto basta ad esercitare un potere di veto sulle operazioni straordinarie) nella banca. E gli occhi sono puntati soprattutto sulle Generali, di cui Piazzetta Cuccia è primo socio con il 13% e che vedono Del Vecchio e Caltagirone con quote del 4,82% e del 5,63%. A settembre si aprirà per il Leone di Trieste la stagione delle nomine, e non è un mistero che Caltagirone sia per un cambio di passo nella governance, che comunque dovrà essere discusso all’interno del Cda.
L’influenza di Del Vecchio e Caltagirone in Mediobanca, e quindi nelle Generali, provocherà probabilmente un primo scontro sulle modalità di rinnovo del già citato Cda (previsto per aprile 2022, ma la discussione sul tema si terrà il prossimo 2 agosto), visto che di recente è stato introdotto nello statuto della compagnia la possibilità che siano gli stessi consiglieri a presentare la lista. Una soluzione che piace al management di Mediobanca, guidato da Nagel e Pagliaro, ma invisa ai soci privati della banca e delle Generali, e quindi a Del Vecchio e Caltagirone.
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