Azioni Poste Italiane: data nuova IPO ancora incerta. Nel mirino test di quota €6,38

Livio Spadaro

14 Luglio 2016 - 18:00

Seduta positiva per le azioni di Poste Italiane che si avviano al test della resistenza a quota €6,38. Ancora nessuna novità da nuova IPO della quota dello Stato.

Azioni Poste Italiane: data nuova IPO ancora incerta. Nel mirino test di quota €6,38

Le azioni di Poste Italiane guadagnano nella sessione odierna un +2,5%, portandosi così a quota €6,345. Il titolo della società postale beneficia del buon andamento del mercato dato che il Ftse Mib al momento risulta in salita del +1,74% a quota 16.817 punti, trascinato ancora una volta dalle azioni bancarie.

Non si hanno ancora novità riguardo a come il governo intenda risolvere la delicata situazione delle banche italiane, MPS in particolare, ma al momento circolano indiscrezioni riguardo ad un possibile accordo con le autorità europee. In attesa di notizie da questo fronte, pochi giorni fa sono intervenuti sul merito del nuovo collocamento della restante quota dell’azienda detenuta dal Mef l’ad di Poste, Francesco Caio, ed il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan.

Azioni Poste Italiane: seduta positiva grazie a nuovo rimbalzo banche

Seduta positiva quella odierna per le azioni di Poste Italiane che si portano positivo per un +2,5% a quota €6,345. Il titolo dell’azienda postale torna così stabilmente al di sopra della soglia di €6, recentemente perduta dopo il sell-off post-Brexit.

Il titolo di Poste beneficia del buon andamento settimanale, oltre che giornaliero, del Ftse Mib che ha recuperato oltre 1.800 punti dai 15.000 punti raggiunti dopo l’esito del referendum nel Regno Unito.

I titoli bancari continuano a trainare l’indice milanese, sospinti dalle indiscrezioni riguardanti le possibili soluzioni alla crisi bancaria in corso. Si parla di diverse alternative per risolvere la situazione degli istituti di credito italiani, tra cui la creazione di un nuovo fondo Atlante anche se il governo sembra che stia avendo difficoltà a reperire investitori. Intesa SanPaolo e Ubi banca, attraverso dichiarazioni dei rispettivi dirigenti, hanno già fatto sapere che non hanno intenzione di partecipare al nuovo veicolo finanziario.

Più prudente banca Mediolanum che invece attende ulteriori dettagli del caso prima di prendere una decisione in merito. In tutto questo, ancora non è chiara la posizione di Poste Italiane, la quale aveva partecipato al primo fondo Atlante attraverso una sottoscrizione con Poste Vita.

Azioni Poste Italiane: ancora incerta la data di nuova IPO

In attesa di novità su questo fronte, pochi giorni fa sono intervenuti l’ad di Poste, Francesco Caio, ed il ministro dell’economia, Pier Carlo Padoan, riguardo la tempistica del nuovo collocamento della quota detenuta dal Mef. L’ad ha dichiarato che non è ancora stato deciso nulla per la nuova IPO ed ha specificato che le tempistiche verranno decise dall’azionista (lo Stato ndr).

Il ministro Padoan si è invece soffermato a parlare della salvaguardia occupazionale di Poste, rassicurando i dipendenti dell’azienda spiegando che non sono previste modifiche dei livelli occupazionali esistenti. Infine, il ministro ha lasciato intendere che non sono ancora state determinate date per il prossimo collocamento della restante quota statale di Poste.

Azioni Poste Italiane: analisi tecnica di breve periodo

In attesa quindi di novità su differenti fronti, cosa aspettarsi dal titolo di Poste Italiane? Dal grafico delle azioni di Poste emerge un quadro negativo per lo meno nel breve periodo. La media mobile semplice a 21 periodi continua a muoversi al di sotto di quella a 60 periodi e a 100. La media mobile di medio periodo sta invece tendendo a incrociare quella di lungo anche se ancora non vi è un chiaro segnale negativo.

Il titolo di Poste ha recuperato parecchio terreno dal supporto evidenziato in colore blu ed ora si sta portando sulla resistenza, piuttosto forte, di colore giallo in area €6,38. I volumi di risalita sono abbastanza contenuti, il che non è di buon auspicio per il tentativo di rottura della resistenza.

Il MFI ed il RSI hanno scaricato le rispettive fasi di ipervenduto, portandosi al momento su valori neutri. Non c’è un chiaro segnale che indichi la rottura del livello visto a €6,38 vista la non elevata consistenza dei volumi. Ipotizzando due scenari, nel caso di rottura del livello il prossimo target sarebbe la chiusura del gap ribassista in area €6,53. Viceversa, la mancata rottura di questo livello proietterebbe le azioni di Poste Italiane a €6,18 prima e €6,1 poi.

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