Ricapitalizzazione Atlante 1 o creazione Atlante 2? Ecco cosa potrebbe fare il governo per salvare il sistema bancario italiano.
Ricapitalizzazione Atlante 1 o creazione Atlante 2? - Tre, quattro o meglio ancora cinque miliardi di euro da raccogliere entro l’estate per aumentare le risorse del Fondo Atlante: è questo il piano a cui Palazzo Chigi starebbe lavorando, secondo una indiscrezione lanciata dall’agenzia Reuters.
Fonti governative rivelano che è nelle intenzioni dell’esecutivo procedere ad una ricapitalizzazione di Atlante, la cui dotazione iniziale - 4,25 miliardi di euro - si è drasticamente ridotta dopo le operazioni Veneto Banca e Pop. Vicenza. Salvataggi che hanno di fatto reso il Fondo il primo polo bancario del Nord Est.
Ricapitalizzazione Atlante 1: da dove arriverebbero le risorse?
Con quali risorse potrebbe avvenire la ricapitalizzazione di Atlante? A quanto si apprende, il governo si starebbe rivolgendo ai primi sottoscrittori del Fondo ma l’obiettivo è coinvolgere casse previdenziali e fondi pensione privati.
Altro denaro potrebbe arrivare dalla Cassa depositi e prestiti - il cui presidente, Claudio Costamagna, ha già segnalato la disponibilità di Cdp a immettere nuove risorse - e dalla Sga.
Ricapitalizzazione Atlante 1: governo non esclude intervento diretto in banche
La fonte a cui fa riferimento Reuters, inoltre, sostiene che il governo potrebbe optare anche per un intervento diretto nelle banche, iniettando capitale “tramite forme innovative di Monti bond”.
Ma prima di passare ai fatti, è chiaro che l’esecutivo dovrà ricevere il via libera della Commissione europea.
Atlante 2: l’altra opzione di Palazzo Chigi
L’altra scelta che Palazzo Chigi ha di fronte consiste nella creazione di una sorta di Atlante 2, specializzato nell’acquisto di Npl.
Il fondo creato da banche e governo per lenire le sofferenze del sistema finanziario italiano e ridurre i crediti deteriorati in circolazione potrebbe essere bissato con il varo di una nuova versione.
Ed è bastato che circolasse la sola ipotesi di un Atlante 2 per vedere il comparto banche di Piazza Affari rialzare la testa dopo giornate di autentica passione e rossi da capogiro. I rimbalzi effettuati negli ultimi giorni dai titoli degli istituti di credito, infatti, hanno trainato il listino milanese, dopo le conferme circa il progetto di un altro scudo a difesa del sistema bancario.
Oggi però i titoli bancari sono tornati a soffrire in Borsa dopo la doccia fredda di Angela Merkel, che si è opposta al piano salva-banche italiano nonostante il sell-off causato dalla Brexit.
Atlante 2 e la collaborazione di Cdp
Una strada alternativa è dunque quella di costituire un fondo Atlante 2 con la partecipazione della Cassa depositi e prestiti (come è già accaduto con Atlante 1), in modo da dare fiducia al debole sistema finanziario del Belpaese e ultimare il rafforzamento patrimoniale delle banche più in difficoltà.
Atlante 2: l’obiettivo del nuovo fondo e la questione aiuti di Stato
L’intenzione di fondo è sempre la stessa: istituire un garante esterno per nuovi aumenti di capitale degli istituti più fragili, qualora dovessero avere luogo (Mps ma anche Unicredit e Carige), sulla scia di quanto fatto da Atlante 1.
L’obiettivo è portare a termine l’operazione senza che questa venga etichettata come aiuto di Stato.
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