Ancora una giornata di scambi pesante per le azioni Saipem che continuano a scendere come nei giorni scorsi. Ecco perché le azioni Saipem non destano interesse sul mercato.
Le azioni di Saipem stanno vivendo un’altra seduta di scambi in pesante ribasso. Il titolo della società petrolifera da quando è iniziato l’aumento di capitale da €3,5 miliardi ha visto un inesorabile declino che ha portato le quotazioni quasi al livello di 0,5€ e a perdere così nel solo arco di una settimana quasi il 12% del suo valore.
Nonostante sia arrivata una commessa da €360 milioni e con un’altra in arrivo dall’Iran, dopo la fine delle sanzioni sul nucleare, le azioni Saipem non attirano l’interesse degli investitori. Nel dettaglio, si cercherà di capire il perché di questa emorragia di prezzo delle azioni Saipem grazie anche alle analisi di alcune primarie case d’affari.
Azioni Saipem: l’analisi di Icbpi sulla commessa da €360 milioni
Altra giornata nera per le azioni Saipem che registrano una perdita del 4,93% pari ad un prezzo di 0,51€ ad azione. Da quando è iniziato l’aumento di capitale iperdiluitivo, le azioni Saipem non sono riuscite a creare valore ma, anzi, hanno perduto in una sola settimana circa il 12%.
Nonostante sia arrivata una commessa da €360 milioni con il possibile arrivo di un’altra commessa dall’Iran, il titolo di Saipem non riesce ad attirare le attenzioni degli investitori.
Riguardo alla commessa da €360 milioni, gli analisti di Icbpi avevano visto con favore la notizia dell’arrivo di quest’ultima. Tuttavia, gli esperti della casa d’affari hanno spiegato che la commessa avrà un impatto limitato, pari a circa il 2%, sulla raccolta. Secondo la banca il driver principale del titolo Saipem è il prezzo del petrolio.
In effetti, i bassi prezzi del petrolio stanno facendo vacillare le quotazioni di molte società del comparto Oil sia in Italia che all’estero, con le trimestrali delle aziende americane e inglesi che hanno mostrato fortissime perdite che non si registravano, per alcune di loro, da anni.
Azioni Saipem: Fidentiis rimane sell nonostante la causa con Gazprom
Oltre alla commessa, l’azienda guidata dall’ad, Stefano Cao, ha deciso di fare causa a Gazprom, dopo la rottura unilaterale del contratto per la costruzione del gasdotto South Stream che ha bruciato così commesse per €2 miliardi. La società italiana ha fatto richiesta di risarcimento per €759,9 milioni sia per la sospensione dei lavori e sia per la termination for convenience del contratto notificata l’8 luglio 2015 dal committente.
Nonostante questo potenziale introito, che potrebbe anche salire di valore, Fidentiis non ha cambiato opinione su Saipem confermando il rating sell visto che, per gli analisti della casa d’affari, anche se il gruppo italiano vincesse l’arbitrato in tempi veloci, non sarebbe sufficiente a fare cambiare il sentiment negativo sulle azioni Saipem.
Per capire il motivo di tale sell-off possono essere d’aiuto le analisi di HSBC e Morgan Stanley.
Azioni Saipem: Morgan Stanley ha dubbi sull’indebitamento
Per Morgan Stanley le azioni Saipem sono underweight con target price a 0,45€. La banca d’affari ha affermato che il driver del prezzo delle azioni Saipem è il petrolio, il quale sta rimanendo a prezzi bassi più a lungo di quanto ci si aspettasse.
L’aumento di capitale da €3,5 miliardi è una buona cosa per il bilancio della società italiana e il management dell’azienda ispira fiducia agli analisti di Morgan Stanley.
Tuttavia, secondo questi ultimi, il debito netto della società potrebbe risultare più alto delle attese nella prossima pubblicazione dei dati. Questo fatto, lascia perplessi gli analisti della casa d’affari americana che quindi non reputano conveniente l’acquisto delle azioni Saipem.
Azioni Saipem: HSBC vede una bassa redditività dell’azienda
Per HSBC invece, il rating sulle azioni Saipem è reduce con target price fissato a 0,51€ per azione.
Secondo la banca, l’aumento di capitale risolve in buona parte il problema bilancio anche se permangono rischi significativi come ad esempio la bassa redditività.
Azioni Saipem, Costamagna: investimento su Saipem è di lungo periodo
Di diverso avviso il presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Claudio Costamagna, che ha detto di sentirsi tranquillissimo (il FSI detiene il 12,5% di Saipem) poiché per Cdp l’investimento Saipem è da guardare in un’ottica di lungo periodo.
Per Costamagna Saipem è un’azienda straordinaria e un leader assoluto nel settore. Il presidente di Cdp aveva sottolineato durante l’intervento alla Camera come i fondamentali dell’azienda italiana fossero migliorati: il debito è sceso da €6 miliardi a €5 miliardi e il backlog è in leggero miglioramento.
Inoltre, Costamagna vede con favore l’arrivo delle commesse dall’Iran e di quella che arriverà dall’Egitto per l’enorme giacimento scoperto da Eni.
Può essere quindi che un investimento sulle azioni Saipem convenga in un’ottica di lungo periodo? E’ plausibile se si guarda ad un futuro rialzo dei prezzi del petrolio e soprattutto se si nutre fiducia nell’attuale management che sta cercando di creare valore per la società italiana.
Il futuro arrivo delle commesse dall’Iran, salvo intoppi come ad esempio una nuova applicazione di sanzioni, unita a quelle in arrivo dall’Egitto potrebbero dare sicuramente un maggiore appeal alle azioni Saipem.
E’ bene forse attendere quindi l’evoluzione ufficiale di queste commesse, di una ripresa dei prezzi del petrolio e la fine dell’aumento di capitale prima di imbarcarsi in un investimento che al momento sembra un pò rischioso.
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