BCE: QE può non bastare contro il rischio di bassa inflazione, a dicembre si decide

Flavia Provenzani

19/11/2015

La BCE aumenta le aspettative per l’aumento del QE a dicembre, il rischio inflazione bassa è aumentato e lo stimolo attuale potrebbe non bastare. Gli immigrati? Un’opportunità di crescita.

BCE: QE può non bastare contro il rischio di bassa inflazione, a dicembre si decide

La Banca Centrale Europea (BCE) ha pubblicato i verbali della riunione di politica monetaria di ottobre tenuta dal Consiglio direttivo, mostrando come lo stimolo all’economia tramite il QE possa non bastare per spingere l’inflazione verso il target della banca.

Il contenuto dei verbali della BCE vede sottolineare, ancora una volta, il ruolo della bassa inflazione che mantiene al ribasso il pontenziale di crescita dell’eurozona.

L’ottimismo precedentemente mostrato nell’anticipare la data in cui il target dell’inflazione avrebbe potuto essere raggiunto smorza i toni. La BCE sta valutando se rimandare ancora l’aspettativa di poter raggiungere l’inflazione al 2%.

Il rischio monitorato dalla BCE, secondo cui l’Eurozona potrebbe dover affrontare un calo dell’inflazione, è aumentato stando al contenuto dei verbali pubblicati oggi, evidenziando come le attuali misure possano non essere sufficienti per contrastare il trend ribassista.

Nonostante le misure accomodanti della BCE previste dal piano di quantitative easing in corso, la banca avrà bisogno di un ulteriore aiuto sulla scia della delusione sulle riforme dei Governi e dei piani di investimenti presentati alla Commissione europea, all’interno del Piano Juncker.

La revisione al ribasso delle aspettative sull’inflazione è potenzialmente preoccupante, affiancata inoltre al dato macro che mostra il rimbalzo dell’inflazione core in fase di stallo.
Le misure di politica monetaria potrebbero non guadagnare la trazione sufficiente per raggiungere il target sull’inflazione.

La Banca Centrale Europea riesaminerà il grado di allentamento della politica monetaria durante il mese di dicembre e sarà pronta ad agire se necessario, alimentando le aspettative già accresciute dalle ultime dichiarazioni del presidente della BCE Mario Draghi e da altri membri del consiglio direttivo che il mese di dicembre possa veder aumentare il QE, con un possibile ulteriore taglio dei tassi di interesse.

La banca ha ribadito la posizione già nota che la vede pronta ad agire e riesaminare la politica monetaria durante la riunione 3 dicembre.

Il rischio di deflazione è rilevante ma è in fase di rallentamento dall’inizio del 2015.

I flussi di immigrati potrebbe addirittura aumentare la crescita tramite degli investimenti opportuni.

In ogni caso, ancora una volta la BCE torna a sottolineare come la riunione di dicembre sarà un momento cruciale per la prossima azione della banca centrale europea.

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