Operatori sopresi dai dati relativi lo shopping di obbligazioni nella prima settimana del nuovo piano di Quantitative Easing. Lagarde sta provando a mediare?
A meno di un anno dalla fine del piano di Quantitative Easing messo in campo tra ottobre 2014 e dicembre 2018, la Banca Centrale Europea è tornata a riacquistare obbligazioni.
Come annunciato nel meeting di settembre, a inizio mese è partita la nuova versione del Quantitative Easing con l’acquisto di 20 miliardi di euro di obbligazioni mensili (Riunione BCE: Draghi annuncia il QE a tempo indeterminato).
Tra gli operatori c’era grande curiosità per sapere quali titoli sono stati acquistati nella prima settimana del nuovo piano di Quantitative Easing.
I titoli acquistati con il nuovo piano di Quantitative Easing
Al termine della prima settimana di novembre, la BCE ha pubblicato la composizione degli acquisti del nuovo piano di Quantitative Easing.
Quello che da sempre è stato additato come uno strumento per sostenere l’ascesa dei rendimenti dei titoli sovrani della periferia di Eurolandia, ha prodotto, nella prima settimana, un risultato completamente differente.
Sui 5 miliardi acquistati nella prima settimana del nuovo piano di Quantitative Easing, ben 2,8 miliardi sono stati destinati all’acquisto delle obbligazioni corporate. Si tratta del secondo controvalore in assoluto dal lancio del QE.
“Un numero davvero enorme”, ha detto a Bloomberg uno stratega di ING. Per rendere l’idea, gli analisti, tenendo anche conto della scarsità di alcune obbligazioni sovrane a causa dei precedenti piani di acquisto asset, avevano stimato una componente corporate decisamente inferiore e pari al 15% del totale.
Lagarge sta mediando?
Tra le ipotesi al vaglio c’è quella della presunta volontà della nuova governatrice della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, di tendere un ramoscello d’ulivo a quella componente capitanata da Olanda e Germania da sempre critica dell’operato di Draghi (di cui l’ex n.1 del Fondo monetario rappresenta la naturale prosecuzione).
Invece che concentrare gli acquisti sui titoli dei Paesi periferici, Lagarde ha preferito concentrare la sua attenzione sulle obbligazioni societarie di Paesi del Centro-Nord Europa.
Quali obbligazioni sono state acquistate con il nuovo piano di Quantitative Easing?
Nell’ambito del nuovo piano di Quantitative Easing, nella prima settimana, sul mercato secondario, sono state acquistate, tra le altre, obbligazioni di Autoroute du Sud de la France, Aéroports de Paris, Unibail Rodamco e Engie ou de Dassault Systèmes.
Ma, a differenza di quanto previsto per i bond sovrani, nel caso delle obbligazioni corporate è possibile intervenire anche sul mercato primario.
In quest’ambito, come stima Craig Rumbelow di M&G Investments sul blog Bond Vigilantes, dei 3 miliardi emessi da Shell lo scorso 4 novembre circa il 25% sarebbe stato acquistato dalla BCE.
Partecipazione decisamente importante, anche se di dimensioni inferiori, anche quella riservata alla nuova emissione di Daimler, che l’esperto stima al 13%.
Rumbelow ritiene che questo stato di cose non sia destinato a continuare perché finirebbe per escludere gli investitori, messi in fuga dalla riduzione dei premi. “Potremmo assistere ad un effetto spiazzamento per gli investitori […] che potrebbero trovarsi costretti a rivolgersi a mercati più rischiosi, perché ineligibili per la BCE”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA