La BCE potrebbe dover aspettare la prima mossa della Federal Reserve prima di annunciare un aumento del QE e il taglio sui tassi di deposito, secondo l’analista Adam Posen.
La Banca Centrale Europea (BCE) non aumenterà lo stimolo di politica monetaria prima che Federal Reserve annunci il tanto atteso rialzo dei tassi di interesse. E’ questa l’opinione di Adam Posen, presidente dell’Istituto per l’economia internazionale, espressa alla CNBC.
La maggior parte degli operatori di mercato crede ad un rialzo dei tassi di interesse Fed a dicembre, mentre la BCE ha suggerito il mese corso che potrebbe aumentare il piano del QE durante la riunione dell’ultimo mese dell’anno.
Ma Adam Posed ritiene che la Federal Reserve abbia già “fatto parte del lavoro” al posto della BCE facendo scendere il tasso di cambio dell’euro-dollaro, servendo come uno stimolo aggiuntivo per l’Europa dato che una valuta debole stimola le esportazioni.
Posed crede che la BCE di Draghi aspetterà fino al 2016 prima di annunciare un ulteriore stimolo. L’annuncio potrebbe riguardare anche un taglio sui tassi di deposito (già in territorio negativo), il tasso praticato nei confronti delle banche per la detenzione di capitale presso la BCE, oltre all’estensione del piano di acquisto titoli esistente da 1.000 miliardi di euro.
“Naturalmente, il tasso di cambio è ciò su cui la BCE si sta focalizzando...ma credo che abbia senso sia politicamente sia strategicamente aspettare che la Fed faccia la prima mossa, si muove come ora tutti aspettiamo di fare nel mese di dicembre per vedere quanto più essi ottenere su euro-dollaro, soprattutto ora che l’aspettativa di un rialzo dei tassi a dicembre per vedere quali altri vantaggi questo porterà sul cambio euro-dollaro.”
“Allo stesso tempo, l’Europa non è ancora in netta ripresa, i paesi dell’Unione Europea non sono ancora tutti fuori dalla deflazione. Così, ritengo che la BCE si muoverà all’inizio del 2016.”
Secondo l’analista, il presidente della BCE Mario Draghi aveva fatto progressi dopo aver annunciato che avrebbe fatto «tutto il possibile» per salvare l’Eurozona durante il culmine della crisi del debito sovrano nel 2012.
I mercati globali hanno subito un sell-off nelle sessioni di lunedì sull’aumento delle aspettative per un rialzo dei tassi della Fed a dicembre. Il presidente della Federal Reserve Janet Yellen ha accennato la scorsa settimana all’inizio della normalizzazione durante l’ultimo mese dell’anno, view rafforzata dall’andamento positivo del mercato del lavoro USA sui dati pubblicati venerdì scorso.
Al riguardo, Posen ha confermato di aspettarsi un rialzo dei tassi Fed a dicembre «come tutti gli altri» e che i prossimi dati sull’occupazione di novembre non dovrebbero fare molta differenza per la decisione della Fed.
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