Gli analisti intervistati da Bloomberg avvertono: nuovo aumento QE, taglio sui tassi a settembre. In arrivo un nuovo bazooka da Mario Draghi.
Dopo l’estate Mario Draghi, presidente della BCE, lancerà un nuovo bazooka per stimolare l’economia della zona euro secondo l’ultimo sondaggio pubblicato da Bloomberg.
Gli investitori faranno appena in tempo a tornare dalle vacanze estive che subito Mario Draghi sarà impegnato a lanciare un nuovo stimolo di politica monetaria nell’Eurozona, dicono gli analisti interpellati nell’ultima ricerca firmata Bloomberg, anche se l’“helicopter money” sembra essere ancora lontano.
Nonostante la Banca Centrale Europea a marzo abbia già annunciato un aumento dello stimolo di politica monetaria, ampliando la portata del QE, tagliando i tassi e annunciando quattro nuove aste T-ltro, il sondaggio di Bloomberg su 47 analisti ha mostrato che ben il 60% di loro si aspetta un nuovo bazooka da Mario Draghi.
Le attese sono tutte rivolete alla riunione di politica monetaria dell’8 settembre, anche se alcuni ritengono che le novità potrebbero arrivare anche a giugno.
Nessuna novità invece per la riunione di aprile, attesa per il giovedì di questa settimana.
BCE: nuovo bazooka in arrivo a settembre - sondaggio Bloomberg
Senza un nuovo cambiamento radicale nella politica economia della regione, la flebile ripresa dell’economia dell’Eurozona sarà insufficiente per spingere in rialzo l’inflazione in linea con gli obiettivi di stabilità dei prezzi della BCE - un tasso al di sotto ma vicino al 2 per cento.
È questo il driver principale sulle previsioni circa le prossime mosse di Mario Draghi: il presidente della BCE dovrà agire ancora, anche se il mese scorso ha già tagliato i tassi ai minimi record, aumentato il totale mensile del QE di un terzo e annunciato nuovi finanziamenti a lungo termine per le banche dell’area euro.
“La crescita economica e la crescita dei salari nella zona euro rimarranno deboli nel prossimo futuro”
ha detto Fabian Fritzsche, economista presso la Collineo Asset Management GmbH a Dortmund, Germania.
“È difficile immaginare una situazione con un’inflazione pari o sopra il target”.
La settimana scorsa Draghi ha ribadito da Washington quanto sia «cruciale» che il contesto di inflazione molto bassa non abbia una conseguenza radicale sui prezzi e i salari. Il tasso di inflazione è stato pari a zero il mese scorso.
Le preoccupazioni di Mario Draghi sull’andamento dell’inflazione pesa sull’ottimismo degli economisti.
Nel sondaggio antecedente alla riunione della BCE del 10 marzo, la maggior parte degli intervistati aveva riferito che l’atteso taglio dei tassi e l’atteso aumento del QE, che Draghi effettivamente ha annunciato, sarebbero stati sufficienti per adempiere gli obiettivi della Banca Centrale Europea.
All’interno dell’ultimo sondaggio Bloomberg, due terzi degli economisti che hanno previsto un nuovo stimolo, e che hanno indicato anche un lasso di tempo in cui questo avverrà, hanno riferito che il nuovo bazooka di Mario Draghi arriverà entro i prossimi 5 mesi.
QE oltre marzo 2017, nuovo taglio sui tassi di deposito
Tutti gli intervistati ad eccezione di un economista ritengono che la BCE proseguirà con il QE oltre l’attuale data di scadenza a marzo 2017, e il 36 per cento ritiene che la banca centrale taglierà il tasso di deposito ancor più in territorio negativo. Attualmente è a -0,4 per cento. Circa un quarto degli intervistati pensa che Draghi espanderà il piano di acquisto titoli mensile oltre gli 80 miliardi di euro.
Gli economisti, tuttavia, sottolineano quanto sia rimasto poco spazio per tagliare ancora i tassi di interesse.
La maggior parte è d’accordo con il Consiglio direttivo, secondo cui il limite assoluto sul tasso di deposito sarà presto raggiunto. Gli analisti vedono tale limite a -0,5 per cento; il 62 per cento degli intervistati ha detto che, se la BCE taglierà nuovamente il tasso, la banca centrale sarà costretta ad introdurre un sistema di esenzione per mitigare l’impatto sul sistema bancario. Il tasso di riferimento, ora a zero, non può essere ulteriormente ridotto, dimostra il sondaggio.
Poco impatto da acquisto bond corporate, helicopter money lontano
Il nuovo piano della BCE che comprende l’acquisto di bond corporate non bancari all’interno del QE è previsto rimanere limitato in termini di dimensioni, a circa 7,5 miliardi di euro al mese, secondo il sondaggio. Intanto si attende l’inizio degli acquisti entro la fine di questo trimestre. Solo l’11 per cento degli economisti vede l’acquisto di azioni come un possibile passo successivo da parte della BCE.
Sul fronte di politiche di stimolo ancora più aggressive, gli economisti preferiscono essere pazienti: nessuna iniezione diretta di denaro nelle casse dei governi e dei cittadini, per ora.
Il 93% ritiene che la BCE non abbia ancora intenzione di impegnarsi in ciò che è noto come «helicopter money».
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