BCE: ok QE e tassi bassi ma attenzione a non esagerare - Jens Weidmann

Livio Spadaro

12 Maggio 2016 - 10:00

Il governatore della BundesBank, Jens Weidmann, è tornato a parlare delle politiche monetarie adottate dalla BCE confermando i timori dei banchieri tedeschi.

BCE: ok QE e tassi bassi ma attenzione a non esagerare - Jens Weidmann

Jens Weidmann, il potente governatore della BundesBank, è tornato a parlare delle politiche monetarie della BCE. Il banchiere centrale ha confermato i timori dell’istituto centrale tedesco riguardo i tassi di interesse estremamente bassi adottati dalla Banca Centrale Europea. Weidmann, considerato da sempre uno dei “falchi” del board della BCE, ultimamente ha sempre difeso, inaspettatamente, il presidente Mario Draghi dagli attacchi di politici e banchieri tedeschi.

Il governatore della banca centrale tedesca ha dichiarato di sperare che l’istituto di Francoforte non prolunghi eccessivamente la durata delle misure straordinarie di politica monetaria volte a sospingere la ripresa dell’inflazione e dell’economia nella zona Euro.

BCE: Weidmann conferma timori dei banchieri tedeschi

Il governatore della banca centrale tedesca, Jens Weidmann, è tornato a parlare della situazione economica nella zona Euro a un mese di distanza dalle ultime dichiarazioni in merito. Il “falco” per eccellenza del board della BCE, è tornato a difendere le scelte di politica monetaria della Banca Centrale Europea pur lanciando comunque un monito al riguardo.

Il banchiere tedesco ha nuovamente ribadito la sua posizione in favore delle attuali politiche monetarie europee, ritenendo che siano consone e giustificate per l’attuale situazione economica dell’Eurozona. Il governatore ha poi dichiarato che la BCE deve mantenersi indipendente, evitando di diventare ostaggio di mercati e governi.

Weidmann ha confermato i timori delle banche tedesche riguardo ai possibili effetti scaturiti dai livelli estremamente bassi dei tassi di interesse adottati dalla BCE. Il governatore ha ribadito che tassi così bassi portano con sè effetti secondari negativi, compresa la possibilità di un ampio balzo degli stessi.

Weidmann: BCE non deve esagerare con la durate delle politiche monetarie

Il banchiere teutonico lancia un monito quindi alla BCE non “esagerare” con le attuali politiche monetarie, ritenendo che Francoforte dovrebbe considerare l’idea di non prolungare eccessivamente la durata delle attuali misure straordinarie di politica monetaria.

Weidmann ha dichiarato in merito che:

Più la BCE porterà avanti una politica monetaria superaccomodante, maggiore sarà il rischio che un leggero inasprimento del suo atteggiamento.

Anche solo quest’ultima eventualità, ha proseguito Weidmann, potrebbe spedire i tassi di interesse di mercato nettamente in rialzo.

BCE: Weidmann difende l’operato di Draghi per recuperare influenza nel board?

Il governatore della banca centrale tedesca non sembra quindi essere totalmente contro le politiche monetarie adottate dall’EuroTower.

Anzi, recentemente ed inaspettatamente, Weidmann ha difeso l’operato del presidente della BCE, Mario Draghi, dalle aspre critiche piovute in Germania da banchieri regionali e dal ministro delle finanze Wolfgang Schauble.

Quest’ultimo in particolare si era mostrato particolarmente critico verso Draghi, ritenendolo responsabile della vittoria della destra ultra-conservatrice tedesca alle elezioni regionali tenutesi qualche settimana fa.

Tuttavia, stando a quanto riporta Reuters, la BundesBank rimane sempre sulla linea dura nei confronti delle posizioni accomodanti di Draghi.

Stando alle fonti dell’agenzia di stampa, Weidmann in realtà si starebbe preparando alla prossima battaglia nella futura riunione del board della BCE in cui è tornato ad essere membro votante.

Secondo le fonti di Reuters, molto vicine al consiglio direttivo della BCE, sembra che Weidmann si stia mostrando meno critico nei confronti di Draghi per cercare di recuperare influenza all’interno del board dell’istituto di Francoforte in vista delle prossime riunioni.

BCE: Weidmann sorpreso negativamente dalle aspre parole di Schauble

Tuttavia, il governatore della BundesBank sarebbe stato sincero nel difendere Draghi dalle critiche di Schauble poiché sembra che sia stato colpito dalla veemenza delle parole di quest’ultimo che, secondo Weidmann, avrebbero oltrepassato ogni limite a ciò che i politici possno dire sulla politica monetaria della BCE.

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