La BCE si è opposta al fatto che Fininvest sia rientrata in possesso di una partecipazione qualificata del 30% in Banca Mediolanum. Gli effetti della decisione.
La Banca Centrale Europea si è opposta al fatto che Fininvest sia rientrata in possesso di una partecipazione qualificata del 30% in Banca Mediolanum spa, la quale era stata congelata due anni fa dalla Banca d’Italia dopo la perdita dei requisiti reputazionali di Silvio Berlusconi, azionista di maggioranza della holding.
A renderlo noto è la stessa Fininvest, che contesta sia il fondamento giuridico della decisione presa dalla BCE sia la legittimità degli atti del procedimento. In una nota l’azienda sottolinea:
“Convinta della validità delle proprie ragioni, che hanno già trovato pieno riconoscimento da parte del Consiglio di Stato, la società tutelerà con la massima energia e determinazione i propri diritti ed interessi, agendo in tutte le sedi previste dalla normativa sia a livello nazionale che europeo”.
Banca Mediolanum: i motivi della decisione della BCE
Per comprendere le ragioni della decisione della Banca Centrale Europea occorre portare le lancette indietro di tre anni, quando l’ex premier Silvio Berlusconi fu condannato in via definitiva per frode fiscale nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset.
Nell’ottobre del 2014 la Banca d’Italia, d’intesa con Ivass, impose a Fininvest la cessione della quota eccedente il 9,9% di Mediolanum in seguito al recepimento delle norme UE relative ai conglomerati finanziari e alla perdita dei requisiti di onorabilità del leader di Forza Italia.
La scorsa primavera, però, dopo un lungo iter il Consiglio di Stato ha accettato il ricorso di Fininvest permettendo alla holding di non cedere il pacchetto azionario. Nel frattempo il gruppo Mediolanum - che era presente a Piazza Affari - si è unito alla controllata Banca Mediolanum e oggi è quest’ultima a essere quotata in Borsa.
Banca Mediolanum: il commento di Ennio Doris
Secondo Ennio Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum, la decisione di Francoforte non avrà effetti sulla clientela, sulla solidità patrimoniale e sulla gestione dell’istituto di credito:
“E’ un po’ una sorpresa dato quello che era accaduto prima. Per la clientela non succede nulla, la solidità della banca non è intaccata perché non riguarda il patrimonio della banca e neanche la gestione perché le deleghe le ha da sempre la famiglia Doris”.
Al momento a Piazza Affari il titolo Banca Mediolanum cede lo 0,86% a quota 6,32 euro per azione.
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