Banca centrale rischia $80 milioni per il crollo di Apple

Matteo Bienna

27/04/2016

Le azioni Apple aprono con un ribasso di oltre il -7% dopo i risultati del primo trimestre 2016. Tra gli investitori che incassano il colpo c’è anche una banca centrale.

Banca centrale rischia $80 milioni per il crollo di Apple

Le azioni Apple hanno aperto con un calo di oltre il -7% la seduta odierna su Wall Street.

La società guidata da Tim Cook si ritrova, per la prima volta dal 2003, a fare i conti con una trimestrale che ha visto un calo dei ricavi.

La perdita di valore delle azioni Apple, tuttavia, è un evento di tale importanza da non coinvolgere i soliti attori di mercato.

Quando si parla della più grande società del mondo per valore di mercato, eventuali contraccolpi nelle sue quotazioni sono conti da fare nelle tasche di molti, anche delle banche centrali.

Azioni Apple: la banca centrale svizzera perde $80 milioni

Ad ogni passo falso della Apple, non è solo la casa di Cupertino a soffrirne le conseguenze.

Il colosso della tecnologia ha pubblicato i risultati del suo primo trimestre 2016 durante la giornata di ieri, segnando ricavi in discesa per la prima volta dal 2003 e le azioni Apple hanno aperto la seduta odierna a Wall Street in deciso calo.

Il disappunto che una notizia di questo genere crea a livello globale si concretizza spesso in conseguenze tangibili per molti istituti in qualche modo connessi al destino della società guidata da Tim Cook.

È questo il caso della Swiss National Bank, la banca centrale della Svizzera, uno dei maggiori azionisti Apple, che nel corso del 2014 ha deciso di entrare decisa sul mercato.

Nel corso dello scorso anno ha addirittura deciso di raddoppiare la sua quota di partecipazione, arrivando a possedere 10,4 milioni di azioni Apple, per un valore totale appena superiore al miliardo di dollari.

La banca centrale svizzera ha così legato il destino dei suoi investimenti a quello della società di Cupertino. Se questa sarebbe stata un’ottima mossa nel 2014, quando Apple ha guadagnato il 38%, con la SNB che però possedeva la metà delle azioni di oggi, meno lo è alla luce dei risultati di ieri.

Con l’apertura dei mercati d’oltre oceano, le azioni Apple hanno segnato un -7,36%, regalando una batosta di circa $80 milioni alla banca centrale d’oltralpe.

“La Swiss National Bank adotta un approccio passivo nei suoi investimenti, replicando gli indici di mercato di economie avanzate ed emergenti. Per questo non commentiamo i risultati dei nostri investimenti.”

Queste le parole di un rappresentante della banca centrale svizzera, non certo nella sua giornata migliore.

Azioni Apple: altre vittime illustri dei risultati della trimestrale

Ovviamente non è solo la banca centrale svizzera a vivere un day-after di perdite.

Le azioni Apple rappresentano un ottimo asset nel quale investire e sono la scelta di molti investitori istituzionali, oltre che di almeno 163 fondi speculativi, secondo ZeroHedge.

Tra i vari istituti che hanno subito perdite in seguito agli eventi di ieri ci potrebbero essere Vanguard Group e BlackRock.

Vanguard Group, società di investimento americana che gestisce un portafoglio di 3.000 miliardi di dollari, possedeva 323 milioni di azioni Apple alla fine del 2015, mentre BlackRock, altro gigante con 4.500 miliardi di dollari di asset gestiti, ne possedeva 219 milioni, secondo le stime di FactSet data.

È bene specificare che lo scopo di società di investimento così grandi è quello di ricreare un portafoglio che riproduca il più fedelmente possibile il mercato, motivo per il quale non possono evitare un eventuale perdita di valore delle azioni della più grande azienda al mondo per valore di mercato.

Diverso è il discorso per le banche centrali come quella svizzera e come anche la banca centrale norvegese la quale, nel suo ramo dedicato agli investimenti, era proceduta all’acquisto di 48 milioni di azioni Apple.

Anche per loro oggi non sarà un gran giorno.

Fonte: MarketWatch

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