La Banca d’Italia ha vietato a N26 Bank di intraprendere operazioni con nuovi clienti e di offrire nuovi prodotti e servizi anche a chi ha già un conto per rischi di riciclaggio. La vicenda.
Brutte notizie per i clienti N26 e per chi stava valutando la possibilità di aprire un conto con la neobank tedesca, considerata una delle migliori banche online sul mercato.
Con un provvedimento del 28 marzo 2022, ai sensi dell’art. 7 comma 2 del d.lgs 23/07 e dell’art. 79, comma 4 del TUB, la Banca d’Italia ha imposto alla succursale italiana di N26 Bank il divieto di intraprendere operazioni con nuova clientela, attraverso ad esempio l’apertura di nuovi conti, e di offrire nuovi prodotti e servizi ai già clienti (ad esempio trading di criptovalute).
Questo perché i controlli effettuati tra ottobre e dicembre 2021 hanno segnalato rischi di riciclaggio di denaro. Dalle verifiche è emerso infatti che N26 non ha rispettato a pieno la normativa in materia di antiriciclaggio. La mobile bank tedesca ha avviato alcune iniziative per rimediare alle carenze che le vengono contestate, ha comunicato Banca d’Italia, la quale si riserva ora di verificare il pieno superamento delle anomalie riscontrate anche ai fini di una revisione del provvedimento.
N26 ban in Italia: i precedenti
Non è la prima volta che N26 finisce nel mirino delle autorità di regolamentazione per le accuse di scarsi controlli sul riciclaggio di denaro. L’anno scorso l’Autorità federale di vigilanza finanziaria tedesca (BaFin) ha multato la banca per 4,25 milioni di euro per non aver segnalato in tempo attività sospette.
L’autorità di regolamentazione tedesca aveva già ordinato all’azienda di rafforzare la sua prevenzione del riciclaggio di denaro due volte nel 2019, per poi istituire un supervisore speciale per monitorare la banca. Lo scorso maggio BaFin ha esortato nuovamente N26 a correggere le carenze sia nel monitoraggio informatico che nell’adeguata verifica della clientela e ad assicurarsi di disporre del personale, delle risorse tecniche organizzative adeguate per adempiere agli obblighi previsti dalla normativa antiriciclaggio.
N26 si è difesa affermando di aver messo in campo “numerose misure dettagliate” per rafforzare i suoi controlli sulla criminalità finanziaria.
Battuta d’arresto per la fintech
La fintech tedesca, nata nel 2013 a Berlino, dove ha sede, ha avuto una rapida espansione negli anni ed è diventata una delle società fintech più apprezzata d’Europa. Ha raccolto quasi 800 milioni di euro da investitori come Tencent, Allianz X e Peter Thiel, e nel 2020 è stata valutata 3,5 miliardi di dollari in un round di finanziamento. Nel 2021 la società ha raggiunto i 7 milioni di clienti in 25 paesi.
Per due anni di seguito si è attestata come la migliore banca in Italia e Austria nella classifica Forbes-Statista, risultando quella con le migliori prestazioni a livello mondiale e vincendo premi in 5 paesi.
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