Banche: Italia fa più paura della Brexit. Rischio corsa agli sportelli

Antonio Atte

07/07/2016

Banche: secondo il broker ETX Capital la minaccia più seria per la stabilità dell’Europa non è rappresentata dalla Brexit ma dallo scricchiolante settore bancario italiano.

Banche: Italia fa più paura della Brexit. Rischio corsa agli sportelli

Banche - Il più grave pericolo per la stabilità finanziaria dell’Eurozona potrebbe non essere la Brexit, ma l’Italia. A sostenerlo, in una nota, è Andrew Edwards, amministratore delegato del broker londinese ETX Capital, secondo il quale un possibile tracollo del settore bancario del Paese potrebbe vanificare tutti gli sforzi messi in campo dalla BCE per salvare l’euro, se non affrontato correttamente e con la giusta tempestività.

A differenza degli altri Paesi, spiega Edwards, dopo il disastro Lehman Brothers l’Italia non ha fatto una piena pulizia tra le sue banche, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti: gli istituti di credito italiani, infatti, hanno accumulato Npl (Non performing loans) per 360 miliardi di euro, “un terzo di tutti i crediti inesigibili della zona euro e circa un quinto di tutti i crediti al consumo in Italia”.

Banche: con bail-in c’è rischio corsa agli sportelli

Il governo di recente ha smentito l’ultima indiscrezione del Financial Times, che vorrebbe il premier Renzi pronto a infrangere la direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie, impiegando fondi pubblici per il salvataggio delle banche.

Ma gli effetti di un bail-in (il quale impone che siano azionisti, obbligazionisti e depositanti a provvedere al risanamento del proprio istituto e non i contribuenti) potrebbero pesare sulle famiglie italiane, le quali detengono obbligazioni bancarie per un totale di 29 miliardi di euro. Titoli che potrebbero subire una riduzione o una conversione in azioni in caso di salvataggio interno.

Questo, secondo Edwards, darebbe il via a una corsa agli sportelli simile a quelle viste in Grecia e a Cipro.

Banche, ETX Capital: Europa mostri flessibilità

L’alternativa - prosegue l’analista - è sfidare le regole europee ricorrendo al bail-out, ma una decisione simile assesterebbe “un duro colpo alle nuove norme bancarie europee, minando quello che è ancora un sistema fragile”.

Un compromesso tra l’Europa e l’Italia è necessario, dunque. Ed è ciò che governo italiano e Commissione europea stanno cercando da giorni. “L’Europa deve mostrare flessibilità altrimenti l’Italia rischia di soccombere”, ha aggiunto Edwards.

Banche: per Bini Smaghi l’Italia potrebbe innescare crisi pan-europea

Anche Lorenzo Bini Smaghi, presidente di Societe Generale S.A., in un’intervista a Bloomberg ha espresso preoccupazione circa il futuro del settore bancario italiano, la cui crisi potrebbe estendersi al resto dell’Europa:

Abbiamo adottato regole sul denaro pubblico, ma queste regole vanno valutate sulla base di un mercato esposto a una crisi potenziale per decidere se sia opportuna una loro sospensione.

Secondo l’ex membro del comitato esecutivo della BCE andrebbero riviste le norme che limitano gli aiuti di Stato alle banche. “E’ necessaria una soluzione europea - ha proseguito Bini Smaghi -. Sinora abbiamo avuto solamente soluzioni nazionali”.

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