Cosa sono le Bcc, Banche di credito cooperativo? Quali sono le principali differenze con le altre banche? Vediamo insieme le principali caratteristiche.
La Banche di Credito Cooperativo (Bcc) sono società cooperative senza alcuna finalità di lucro. Queste particolari società sono previste dalla legge italiana, che permette la creazione di questi organi.
Le banche di credito cooperativo si articolano in due diverse categorie: associative e imprenditoriali. Ogni tipologia ha delle sue particolari caratteristiche e un suo modo specifico di funzionare, che approfondiremo in seguito.
Nella seguente guida troverete tutte le informazioni sulle banche di credito cooperativo, sul modo di funzionare e le differenze con le normali banche. Vediamo quindi nel dettaglio cosa sono le banche di credito cooperativo e come funzionano.
Cosa sono le società cooperative?
Esistono varie tipi di cooperative, diverse per scopo, e per numero di soci, per la costituzione sono necessari non meno di nove soci. Esistono diverse tipologie di banche cooperative: cooperative di consumo, cooperative agricole, cooperative edilizie, cooperative miste, cooperative di mutuo soccorso e banche di credito cooperativo.
Le Banche di Credito Cooperativo (Bcc) - già note come casse rurali o artigiane - hanno una storia piuttosto antica, dal momento che nascono in Europa sul finire del 1800. Un modello, quello delle Bcc, che fu fondato su alcuni principi: il localismo e motivazioni etiche di ispirazione cristiana.
Le Bcc sono un «sistema a rete», composto da oltre 400 banche di credito cooperativo-casse rurali, da strutture associative e da imprese che garantiscono al sistema prodotti bancari e finanziari.
La loro caratteristica principale è quella di essere delle società cooperative mutualistiche e locali, un sistema che si articola in due versanti: associativo e imprenditoriale. Il cui versante associativo è suddiviso in tre livelli: locale, regionale e nazionale.
Il Credito Cooperativo Italiano è parte del più grande sistema della cooperazione italiana e internazionale. A livello nazionale aderisce a Confcooperative.
In Europa operano in particolare 4000 banche cooperative con oltre 71 mila sportelli, al servizio di 215 milioni di clienti, soprattutto comunità locali e piccole e medie imprese con una quota di mercato superiore al 20%.
Quali sono i caratteri che distinguono le banche di credito cooperativo nell’ambito del panorama bancario?
Banche di credito cooperativo: caratteristiche
Vediamo adesso le caratteristiche che ha una banca di credito cooperativo, che sono un elemento indispensabile per essere una banca di questo tipo.
Le caratteristiche principali di una banca di credito cooperativo sono:
- mutualistiche: in quanto società cooperative che erogano il credito principalmente ai soci e non perseguono scopi di profitto ma bensì obiettivi di utilità sociali;
- locali, perché giocano un ruolo di sostegno alle necessità finanziarie delle famiglie e delle imprese in un ambito territoriale circoscritto;
- solidali: in quanto sono società di persone e non di capitali che promuovono l’aiuto reciproco dei soci e facilitano l’accesso al credito delle fasce più deboli.
Le Bcc vengono spesso definite «banche di frontiera» questo perché i loro fattori distintivi:
- sono rimaste le uniche banche locali;
- hanno ancora la capacità di trattenere anche nei comuni più piccoli, il risparmio che li si origina;
- hanno dimostrato di saper portare il servizio bancario e finanziario in centri, le cui ridotte dimensioni o l’insufficiente presenza di unità produttive non giustificavano per le altre banche, il costo di uno sportello di filiale.
Le Bcc, per la loro stessa natura sono «banche che ascoltano» le esigenze del territorio e dei suoi abitanti e che sanno risolvere i problemi della clientela in maniera non burocratica e all’insegna della qualità.
Le banche di credito cooperativo sono infatti strettamente legate al territorio e di conseguenza le loro caratteristiche devono essere più vicine al cittadino. Queste banche sono solitamente meno odiate dai clienti, dal momento che non hanno le connotazioni dei grandi aggregati bancari europei.
La ricetta delle Bcc per fronteggiare la crisi è la diversificazione e di conseguenza la frammentazione del rischio, la loro politica è un mix di impieghi che gli consente di gestire meglio le situazioni.
Il loro obiettivo è non puntare tutto su un solo target, che aumenterebbe il rischio ma diversificare. Cercare di coinvolgere il maggior numero di clienti e soprattutto il più differenti possibili.
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