Banche italiane: lo stato di salute dei principali istituti dopo stress test e semestrali

Antonio Atte

08/08/2016

Banche italiane: il punto della situazione dopo i bilanci relativi al primo semestre 2016. Migliora la solidità patrimoniale, calano drasticamente i profitti. Il riepilogo.

Banche italiane: lo stato di salute dei principali istituti dopo stress test e semestrali

Come sono stati i primi sei mesi del 2016 per le principali banche italiane? Nel complesso positivi, per quanto riguarda la solidità patrimoniale, anche alla luce dei risultati degli ultimi stress test pubblicati dall’EBA lo scorso 29 luglio. E’ andata meno bene, invece, sul fronte della redditività.

Stando a un’analisi condotta da Value Partners sulla base degli ultimi bilanci semestrali, al 30 giugno 2016 l’ammontare dei profitti delle prime otto banche italiane (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Popolare, UBI banca, Bper, Bpm e Carige) si è attestato sui 2,2 miliardi di euro - in calo del 46% rispetto all’analogo periodo dell’esercizio 2015 - soprattutto a causa delle pesanti rettifiche su crediti del Banco Popolare e UBI Banca.

In totale, le rettifiche delle 8 banche sono salite a 1,1 miliardi: +20% rispetto al primo semestre 2016.

Banche italiane: il bilancio delle prime cinque

Prendendo in esame i primi 5 istituti, la semestrale 2016 si è chiusa per Intesa Sanpaolo e Unicredit con un utile netto pari rispettivamente a 1,7 e a 1,3 miliardi di euro. Per il Monte dei Paschi di Siena l’utile netto si è attestato sui 302 milioni. Banco Popolare ha invece chiuso in rosso per 308 milioni; per UBI Banca il passivo è stato di 787 milioni.

Banche italiane: migliora la qualità del credito

Migliora la qualità del credito degli istituti italiani: lo stock degli Npl lordi, rispetto alla fine dello scorso anno, ha riportato un calo del 2,5%, attestandosi a 241,9 miliardi. In relazione al primo semestre 2015, il livello dei crediti deteriorati lordi delle prime 8 banche italiane risulta pari a:

  • Unicredit: 14,5%
  • Intesa Sanpaolo: 15,7%
  • Mps: 34,9%
  • Banco Popolare: 23,3%
  • UBI Banca: 14,9%
  • Bper: 23,5%
  • Bpm: 16,3%
  • Carige: 30,0%

Banche italiane: sale copertura Npl

L’aumento delle rettifiche ha prodotto un incremento delle coperture dei crediti deteriorati, salite dal 46 al 47%. In merito alle singole banche, le coperture si attestano a:

  • Unicredit: 52,4%
  • Intesa Sanpaolo: 47,3%
  • Mps: 48,0%
  • Banco Popolare: 33,0%
  • UBI Banca: 35,9%
  • Bper: 45,0%
  • Bpm: 40,5%
  • Carige: 45,6%

Banche italiane: aumentano i prestiti

Aumenta il volume dei prestiti effettuati dagli istituti italiani (+1,8% rispetto a fine 2015) ma si riduce il margine di interesse a causa dell’ulteriore riduzione dei tassi. Diminuiscono inoltre le spese: sia quelle per il personale (-2%) sia quelle amministrative (-2,4%).

Banche italiane: migliora la solidità patrimoniale

Se la redditività - come ha avuto modo di sottolineare il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi - resta il tallone d’Achille delle banche del Belpaese, sul versante della solidità patrimoniale si registrano dei miglioramenti. Il CET1 ratio fully phased dei primi 8 istituti italiani si attesta infatti a:

  • Unicredit: 10,5%
  • Intesa Sanpaolo: 12,9%
  • Mps: 11,8%
  • Banco Popolare: 14,1%
  • UBI Banca: 11,0%
  • Bper: 14,1%
  • Bpm: 12,2%
  • Carige: 12,2%

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