Quanto guadagnano gli amministratori, dirigenti e top manager delle banche italiane? La crisi non importa: ecco tutti gli stipendi del 2015.
Quanto guadagnano gli amministratori delegati e numeri uno delle banche italiane?
Riportiamo gli importi milionari delle buste paga dei manager degli istituti bancari italiani più grandi dello scorso anno pubblicati su Il Fatto, stipendi assai generosi soprattutto a fronte della loro mala gestione, degli aspri piani di licenziamento dei dipendenti “normali” e della crisi del comparto che già dominava la scena nel 2015.
La crisi del comparto bancario italiano non sembra aver intaccato in alcun modo i soldi guadagnati dagli ad e dai dirigenti delle banche, in alcuni casi diretti responsabili della crisi attualmente in corso.
Se il 2016 potrebbe ancora essere un anno di stipendi d’oro, nel 2017 una nuova normativa dell’ABE potrebbe cambiare le carte in tavola.
Vediamo nel dettaglio quali banche italiane hanno spedo di più per i loto top dipendenti e quali sono i personaggi alla guida di istituti bancari che hanno guadagnato di più.
Le banche che hanno pagato di più dirigenti e dg
Tra stipendi, bonus vari e buonuscite, il 2015 è stato molto caro per le banche italiane.
Nel dettaglio, ecco quanto hanno speso gli istituti bancari lo scorso anno per ad, dirigenti con alta responsabilità, membri del consiglio di sorveglianza e di collegi sindacali - dalla più spendacciona alla più parca:
- Unicredit (UCG): 29 milioni
- Banco Popolare (BP): 24 milioni
- Intesa San Paolo (ISP): 22 milioni
- MPS (BMPS): 19 milioni
- Ubi (UBI): 13 milioni
- Veneto Banca: 12 milioni
- Popolare di Vicenza: 12 milioni
Tutto questo sullo sfondo di piani di ristrutturazioni che vedevano licenziamenti in massa e cali della redditività. A pesare, infine, la crescita esponenziale dei crediti deteriorati.
Banche: gli stipendi 2015 di ad e dirigenti
A prendere più soldi, neanche a dirlo, gli amministratori delegati delle banche - dati ancor più pungenti quelli riferiti ai dirigenti attualmente sotto inchiesta.
I dati che seguono fanno riferimento ad una tabella pubblicata da Il Fatto Quotidiano.
- Federico Ghizzoni, ex ad Unicredit: 2 milioni di compensi fissi, 1,1 di benefit e emolumenti variabili e 1,9 milioni in azioni, senza contare la buonuscita di 10 milioni di euro.
- Fabrizio Viola di MPS: 1,8 milioni di fisso e più di €100mila euro tra benefit non monetari e altro
- Giovanni Zonin, ex presidente di Popolare di Vicenza: più di 1 milione per 11 mesi di lavoro
- Vincenzo Consoli, ex direttore generale di Veneto Banca (arrestato pochi giorni fa), non ha ancora ricevuto i suoi 3,5 milioni di liquidazione. Ha fatto causa all’istituto.
Banca e dirigente | Stipendio fisso 2015 | Altri compensi, benefit non monetari e azioni | Liquidazione |
---|---|---|---|
INTESA SAN PAOLO | |||
Giovanni Bazoli (presidente cds) | €900.000 | €9.000 | |
Gian Maria Gros Pietro (presidente cdg) | €900.000 | ||
Carlo Messina (presidente e dg) | €1.650.000 | €1.900.000 | |
Gaetano Miccichè (dg e ex ad Banca Imi | €1.190.000 | €1.300.000 | |
UNICREDIT | |||
Giuseppe Vita (presidente) | €1.550.000 | €23.000 | |
Luca Montezemolo (vicepresidente) | €310.000 | ||
Fabrizio Palenzona (vicepresidente) | €334.000 | ||
Federico Ghizzoni (ora ex ad) | €2.000.000 | €3.100.000 | €10.000.000 |
Roberto Nicastro (dg) | €1.000.000 | €1.600.000 | €539.000 |
MPS | |||
Alessandro Profumo (presidente fino al 06/08) | €177.000 | €9.600 | |
Massimo Tononi (presidente dal 15/09) | €149.000 | €4.500 | |
Fabrizio Viola (ad e dg) | €1.800.000 | €112.000 | |
UBI | |||
Franco Polotti (presidente cdg) | €495.000 | ||
Andrea Moltrasio (presidente cds) | €455.000 | ||
Victori Massiah (consigliere delegato) | €1.200.000 | €388.000 | |
Francesco Iorio (dg fino al 31/05) | €300.000 | €13.000 | |
BANCO POPOLARE | |||
Carlo Fratta Pasini (presidente) | €469.000 | ||
Pier Francesco Saviotti (ad) | €1.900.000 | €229.000 | |
VENETO BANCA | |||
Francesco Favotto (presidente fino al 29/10) | €415.000 | ||
Pierluigi Bolla (presidente dal 24/11) | €201.000 | ||
Vincenzo Consoli (dg fino al 31/07) | €730.000 | €3.500.000 (congelati) | |
Cristiano Carrus (dg dall’01/08) | €586.000 | ||
POPOLARE DI VICENZA | |||
Giovanni Zonin (presidente fino al 23/11) | €995.000 | €16.000 | |
Stefano Dolcetta (presidente dal 24/11) | €116.000 | €2.500 | |
Samuele Sorato (consigliere delegato e dg fino al 12/05) | €600.000 | €4.000.000 | |
Francesco Iorio (consigliere delegato da 01/06) | €878.000 | €1.800.000 |
In Europa si guadagna di più
La situazione delle banche italiane è quel che è. Poco importa che i dirigenti bancari dei grandi istituti europei prendano di più: nel 2015 gli amministratori delegati delle 11 banche europee più grandi hanno guadagnato in media 9,4 milioni di euro, dato spinto al rialzo soprattutto da Standard Chartered, Credit Suisse e Barclays.
Non resta che attendere le nuove linee guida promosse dall’Autorità Bancaria Europea, in vigore dal 1° gennaio 2017, che regoleranno gli stipendi e i benefici di dirigenti e dipendenti delle banche dell’eurozona.
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