La BoE mantiene invariata la politica monetaria. I tassi di interesse rimarranno ai minimi storici finché l’inflazione non tornerà a salire.
La Bank of England è ottimista su come l’economia del Regno Unito stia resistendo alle pressioni internazionali, ma sottolinea la necessità di mantenere i tassi di interesse al minimo storico data la persistenza della debolezza sull’inflazione.
Nel verbale della riunione di ottobre, sulla decisione della commisione di politica monetaria ha pesato il rischio di un ulteriore rallentamento a livello mondiale, che va a ledere la tenuta della domanda interna e dei consumi.
La commissione ha votato 8-1 per mantenere i tassi di interesse invariati allo 0,5 per cento; solamente Ian McCafferty ha manifestato la volontà di un rialzo.
«Anche se rimane il rischio che le prospettive dei mercati emergenti possano peggiorare ancora, finora si sono verificati pochi segnali con effetto rilevante sulla fiducia delle imprese e dei consumatori nelle economie avanzate»,
ha riferito.
La commissione dela Bank Of England ha riferito intolte che la prospettive a breve termine per l’inflazione si sono indebolite da agosto e che la crescita dei prezzi «ora è destinata a rimanere al di sotto dell’1 per cento fino alla primavera del 2016.» Nell’analisi della banca centrale, i costi unitari del lavoro non sono ancora abbastanza forti da spingere l’inflazione verso il target al 2 per cento.
L’inflazione a zero, insieme ad un «rallentamento del ritmo delle attività», potrebbe mantenere il MPC nella sfera della prudenza per la decisione su quando iniziare la rimozione dello stimolo del QE in campo dalla la crisi finanziaria del 2008.
Il MPC ha preso la sua decisione in presenza di segnali macroeconomici chiari: l’economia sta iniziando a perdere slancio dopo 10 trimestri di espansione consecutivi.
Un report di questa settimana ha mostrato che il settore dei servizi è cresciuto al ritmo più debole in più di due anni, sottolineando la necessità di agire sui tassi.
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