L’allarme di Bankitalia: la tenuta delle famiglie europee sta rischiando grosso
Nuovo grido d’allarme di Bankitalia nel mezzo dell’emergenza coronavirus.
Gli esperti ricordato che se da un lato le misure restrittive introdotte per frenare i contagi sono state necessarie, dall’altro hanno avuto inevitabili conseguenze dal punto di vista economico.
A soffrire di questa situazione le famiglie dell’UE, le quali potrebbero trovarsi ad affrontare difficoltà crescenti a causa del coronavirus e dei relativi lockdown.
L’allarme di Bankitalia sulle famiglie dell’UE
Per dirla con le parole degli esperti di Via Nazionale, l’emergenza determinata dal coronavirus potrà incidere significativamente sulla capacità delle famiglie UE di far fronte alle proprie esigenze economiche.
D’altronde, la diffusione della pandemia nel Vecchio Continente ha imposto a numerosi Paesi (in primis l’Italia) di introdurre stringenti misure restrittive con lo scopo di frenare i contagi.
Se da un lato queste decisioni hanno dato i primi frutti visti i numeri decisamente più entusiasmanti rispetto a quelli delle scorse settimane, dall’altro esse hanno anche avuto profonde conseguenze economiche. L’attività produttiva ha subito una sonora battuta d’arresto e a farne le spese sono stati i singoli cittadini.
Sarà proprio la sospensione dell’attività economica (che ha interessato non solo il Belpaese ma l’intera Europa) ad avere ripercussioni sulle famiglie UE. Il prolungamento delle misure restrittive adottate potrebbe influire negativamente (e profondamente) sui redditi e sulle opportunità lavorative di tutti.
Una situazione del genere renderebbe ancor più marcate le situazioni di disagio esistenti e finirebbe per crearne delle nuove, volendo utilizzare le stesse parole degli esperti.
Secondo Bankitalia, comunque, la situazione nel Belpaese sarà leggermente diversa rispetto al resto d’Europa. Oltre che per essere un popolo di risparmiatori, gli italiani sono noti per la loro grande propensione a possedere una casa di proprietà. Una concezione, questa, sconosciuta in molte altre economie del Vecchio Continente.
“In Germania e in Francia un quarto della popolazione è finanziariamente povera e vive in una casa in affitto; in Italia è in questa condizione poco meno di un quinto della popolazione e in Spagna poco più di un decimo, ”
si legge nello studio, che continua:
“La diversa esposizione a rischi di reddito delle famiglie finanziariamente povere nei paesi europei al momento più colpiti dal contagio è però compensata dal diverso grado di vulnerabilità connesso con l’ottenimento di servizi abitativi”.
In generale, comunque, a risentire dell’emergenza coronavirus non saranno specifici Paesi. Tutte le famiglie dell’UE, purtroppo, saranno potenzialmente esposte a questa situazione.
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