Dura critica di Marco Rizzo, nel corso della puntata del 12 febbraio di L’altro punto vista, a Roberto Benigni: “Il suo ora è un messaggio conformista e noioso, i 300.000 euro presi per Sanremo sono una vergogna visto quanto preso dagli orchestrali aggiunti”.
Si è concluso Sanremo ma la immancabile coda di polemiche che da sempre accompagna la kermesse canora non si è esaurita. Uno degli argomenti a tenere ancora banco è quello relativo al cachet da 300.000 euro incassato da Roberto Benigni per la sua ospitata sul palco dell’Ariston.
Rispondendo in diretta a una domanda posta da un telespettatore durante la puntata del 12 febbraio di L’altro punto di vista, il format di MoneyTV in onda ogni mercoledì alle ore 12:00 sul canale YouTube di Money.it, sul tema ha voluto dire la sua anche Marco Rizzo.
“Dal Benigni della mia gioventù quando giocava con Renzo Arbore ed era amabile - ha commentato il segretario generale del Partito Comunista - è diventato un comico di regime, un guitto, che fa liberare il campo di sterminio da parte del carro armato americano”.
Per Rizzo quella attuale dell’attore toscano sarebbe una “comicità melliflua e tutta politicamente corretta”, tanto che “a me Benigni non piace più artisticamente, il suo messaggio inizialmente era irriverente mentre ora è conformista e noioso”.
Infine in merito alla polemica sul cachet di 300.000 euro ricevuto per l’ospitata a Sanremo, secondo Marco Rizzo “è una vergogna, è l’equivalente di quello che un lavoratore guadagna in tutta la vita”.
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