La senatrice Bianca Laura Granato ha causato la sospensione dei lavori in Commissione Affari Costituzionali perché non aveva il green pass.
Le complicanze inerenti al green pass non finiscono. È accaduto oggi a Palazzo Madama: la Commissione Affari Costituzionali ha dovuto bloccare i lavori d’esame riguardo al decreto green pass per via della senatrice Bianca Laura Granato.
L’onorevole Granato si è presentata in Commissione sprovvista di green pass, violando così la normativa che impone a deputati e senatori di essere muniti della certificazione verde per poter svolgere le loro mansioni da rappresentanti del popolo italiano.
La senatrice ex 5 stelle blocca il Senato, si rischia l’impasse di Palazzo Madama. Ma vediamo più nello specifico chi è la senatrice che sta intralciando i lavori in Commissione.
Chi è Bianca Laura Granato
Bianca Laura Granato, nata a Catanzaro il 31 agosto 1970, è un’insegnante che è stata eletta alle politiche del 2018 con il Movimento 5 Stelle. Ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l’Università degli Studi di Firenze, ora insegna al liceo scientifico Siciliani nella città di Catanzaro.
Fa parte dell’associazione Scuola della Repubblica; è anche membro dei comitati per l’abrogazione della legge 107/2015, c.d. Buona Scuola. Inoltre, ha sostenuto la campagna del “No” in vista del referendum Costituzionale proposto dal Governo Renzi.
Prima dell’approdo in Senato, la senatrice Granato il 2017 si è candidata alla carica di Sindaco nella sua città di nascita con il Movimento 5 Stelle, ottenendo solo il 6% dei voti. Vince le elezioni parlamentari del 2018 con l’incarico di occuparsi di temi scolastici, che di fatti svolgerà in Commissione Istruzione nel Senato.
Il 17 febbraio 2021, durante il percorso con il Movimento 5 Stelle, la Granato esce dal gruppo parlamentare dopo l’espulsione decisa da Vito Crimi - che al tempo era il Capo politico dei pentastellati - per via del voto contrario alla fiducia del Governo Draghi.
Dopo essere stata espulsa aderisce al Gruppo misto. Il 22 giugno passerà alla componente interna del Gruppo misto L’alternativa c’è - Lista del Popolo per la Costituzione.
La vicenda a Palazzo Madama
Il blocco della Commissione Affari Costituzionale è attribuibile proprio all’ex 5 stelle Bianca Laura Granato. Infatti, dopo essere entrata in Commissione Affari Costituzionali senza il green pass, il presidente della Commissione Dario Parrini in quota PD ha dovuto sospendere la seduta a data da destinarsi.
Il commento del presidente della Commissione è stato duro nei confronti della senatrice, definendo come “incredibile” la vicenda. La senatrice subirà una dura sanzione pecuniaria; inoltre è stata interdetta dai lavori parlamentari per dieci giorni.
Questa vicenda ha portato alla scelta di non permettere l’accesso al Parlamento ai deputati o ai senatori che non possiedono il green pass. La decisione è stata presa dall’Ufficio di Presidenza del Senato.
La decisione è stata annunciata dalla Presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati in Aula. La scelta è stata salutata, dalle forze pro green pass, con un lungo applauso dell’assemblea di Palazzo Madama.
Inizialmente, la senatrice è stata accolta nella seduta in Commissione Affari Costituzionali del Senato riguardo il decreto 127/2021, ossia quello che prevede l’obbligo di possedere ed esibire il green pass sui luoghi di lavoro. Infatti, nella schedulazione dell’ordine del giorno la senatrice era stata convocata alla seduta tenutasi alle 14:30 del pomeriggio. Dopo che i componenti della Commissione si sono accorti della violazione, il Presidente ha deciso di sospendere momentaneamente i lavori.
L’Ufficio di Presidenza ha fatto una scelta netta per quanto riguarda il possesso del green pass anche in Parlamento. Pare che molti parlamentari che non hanno voluto sottoporsi alla vaccinazione stiano andando avanti a tamponi per via delle loro posizioni. Questa situazione potrebbe portare nuove tensioni politiche che, non potendosi sfogare nelle aule, potrebbero riversarsi sulle piazze se oggetto di politicizzazione.
Ora bisognerà aspettare la riapertura dei lavori in Commissione Affari Costituzionali e il reintegro della senatrice.
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