Dai conti di Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, emerge come la Juventus dovrebbe chiudere il bilancio 2019/2020 con un passivo di 69,3 milioni: oltre al Covid, pesano il deludente cammino in Champions e l’aumento dei costi del calciomercato.
Si appresta a chiudersi nuovamente in rosso il bilancio della Juventus. Dopo le perdite registrate negli ultimi due anni, anche per quanto riguarda la stagione 2019/2020 ci dovrebbe essere un passivo importante.
Il condizionale è d’obbligo visto che il bilancio, chiuso lo scorso 30 giugno, verrà approvato dal consiglio d’amministrazione della società il prossimo 18 settembre: solo in quel momento si conosceranno le cifre ufficiali.
Guardando però i conti fatti da Exor, la holding di casa Agnelli che detiene il 63,77% delle quote societarie dei bianconeri, emergerebbe una perdita totale pari a 69,3 milioni: al rosso da 50,3 milioni del primo semestre, si sommerebbe quello da 19 milioni del secondo.
Cifre ufficiose ma che possono essere considerate molto attendibili, visto che negli scorsi anni le previsioni riportate nei conti Exor non si sono mai discostate di molto dai conti reali dei bilanci della Juventus.
Bilancio 2019/2020: nuovo rosso per la Juventus
Dopo il dato della semestrale relativa ai conti fino al 31 dicembre 2019, dove è stata certificata una perdita da 50,3 milioni, per quanto riguarda il secondo semestre dai dati Exor emergerebbe un segno negativo pari a 19 milioni.
In totale per il bilancio della Juventus si tratterebbe di un rosso da 69,3 milioni, il terzo consecutivo dopo il -39,9 milioni del 2018/2019 e il -19,2 milioni del 2017/2018. Negli ultimi tre anni i bianconeri avrebbero così registrato una perdita complessiva di 128,4 milioni.
Tutto questo nonostante i circa 160 milioni di plusvalenze messi in cassa, dove spicca quella relativa alla cessione di Miralem Pjanic al Barcellona, oltre al taglio degli stipendi da parte dei giocatori vista l’emergenza coronavirus che ha fatto risparmiare 90 milioni alle casse bianconere.
A pesare sui conti della Juventus è l’aumento dei costi relativi alle spese di calciomercato e del monte stipendi, senza dimenticare l’uscita agli ottavi di finale della Champions league contro il Lione.
Il resto poi lo avrebbe fatto il coronavirus, con lo stop prima e la ripresa poi a porte chiuse che ha provocato sensibili perdite a tutti i club colpendo nel nostro campionato i bianconeri in primis.
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