Dopo un anno da record, la più blasonata delle criptovalute rompe quota 32.000 dollari. Ma il rally, secondo gli analisti, non è destinato ad arrestarsi nei prossimi mesi: i dettagli.
Dopo dodici mesi di inarrestabile ascesa, il Bitcoin rompe quota 32.000 dollari e si prepara a vivere un altro anno da record.
Questa l’opinione diffusa tra gli analisti, che vedono dietro l’ultimo scatto della criptovaluta il crescente interesse dei key player della finanza globale. Già nel corso del 2020 investitori come Paul Tudor Jones e Stanley Druckenmiller avevano puntato sul mercato delle crypto e contribuito al rafforzamento della quotazione dell’asset, in un trend che, dunque, non sembra destinato ad affievolirsi nel breve termine.
Sullo sfondo, inoltre, l’apertura dei colossi dei pagamenti online e di alcune multinazionali di servizi finanziari alle valute virtuali, come PayPal, Square e Fidelity Investments, che nei prossimi mesi incentiveranno ulteriormente gli investitori ad arricchire i loro wallet digitali.
Premesse, queste, che spianano la strada al Bitcoin, in un rally perpetuo che non accenna ad arrestarsi: dove arriverà la quotazione dell’asset nel 2021?
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Bitcoin oltre i 100.000 dollari nel 2021?
Secondo Henri Arslanian, global crypto leader di Pwc, il Bitcoin – che da oltre dieci anni è disponibile sul mercato – ha iniziato ad attirare l’interesse dei player istituzionali solo nell’ultimo anno. Questo fattore, unitamente al timore dei piccoli investitori di perdere il ricco treno delle criptovalute, ha rafforzato la valutazione dell’intero comparto: non solo il Bitcoin, ma anche Ethereum, Litecoin e Monero hanno registrato una crescita formidabile lo scorso anno.
Il rally, come noto, è da ricondurre in parte alla tendenza del mercato – evidenziata durante la prima ondata pandemica – di vedere nella criptovaluta un bene rifugio contro le congiunture negative della crisi sanitaria ed economica. Non è un caso, infatti, che la multinazionale statunitense JP Morgan ha prospettato un progressivo indebolimento dell’oro nei prossimi mesi, facendo leva sull’orientamento sempre più marcato dei key player della finanza verso il segmento delle crypto.
Un intreccio di fattori rialzisti, questo, che lascia presagire un altro anno da record per il Bitcoin. Di questo avviso Tom Lee, analista di Fundstrat, che interrogato dal network USA Cnbc sulle prospettive della criptovaluta, ha immaginato un ulteriore balzo del 300% nel 2021, portando così la quotazione dell’asset ben oltre i 100.000 dollari.
Non mancano, tuttavia, alcuni campanelli d’allarme. L’entusiasmo dei “bull”, infatti, potrebbe essere smorzato da una correzione del mercato azionario nei prossimi mesi. Le piazze finanziarie hanno vissuto nel 2020 l’ennesima stagione del toro, e il Bitcoin – come le altre criptovalute – ha ampiamente beneficiato dei movimenti al rialzo del S&P500. Ma ora, se i mercati dovessero iniziare a rallentare, la criptovaluta potrebbe perdere terreno.
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