Bitcoin in focus dopo il black wednesday: dai minimi intraday di ieri la regina delle divise digitali ha messo a segno un +30% a quota 39.865 dollari. Ma la falla è ancora aperta, e la crypto scambia in ribasso del 37% dai massimi di metà aprile: il punto.
Il Bitcoin tenta il recupero dopo il crollo di ieri, che ha visto la prima divisa digitale per capitalizzazione di mercato perdere fino al 28,6% in un solo giorno con minimi intraday di 30.600 dollari, di fatto la quotazione più bassa da fine gennaio. Al momento della scrittura il token di Nakamoto scambia a 39.865 dollari, in rialzo del 30% dai minimi, ma ancora in flessione del 37% dal record storico di metà aprile: il punto.
Bitcoin tenta il recupero dopo il crollo
Come noto, la terra sotto i piedi del BTC aveva iniziato a muoversi una settimana fa, quando Elon Musk aveva ordinato a sorpresa lo stop ai pagamenti in criptovaluta per le auto Tesla, approvati solo un mese prima. Una giravolta che aveva provocato un’ondata di sell già nel fine settimana, seguita da uno tsunami dopo il ban della Banca centrale cinese e le ultime stoccate della BCE.
Allo stato attuale, la quotazione di 39.865 dollari riporta la capitalizzazione di mercato del BTC a quota 743 miliardi, ancora a distanza siderale dagli oltre 1.200 miliardi toccati nel pieno della bull run di aprile. Il balzello di oggi permette comunque alla crypto di tornare almeno sui livelli di inizio febbraio, quando però il token era nel pieno di una spirale rialzista dettata dal maxi-investimento da 1,5 miliardi di Musk.
Anche Ethereum riprende ossigeno
Anche Ethereum, prima Altcoin sul mercato, prova l’affondo dopo un pullback di giornata del 21,3%. Dai minimi intraday di ieri, a 2.092 dollari, il token del russo-canadese Buterin ha segnato un +28,3% a 2.685 dollari, non sufficiente tuttavia a compensare le perdite accumulate nella settimana, come certificato dal -37,4% dal record storico di 4.290 dollari di otto giorni fa.
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