Il Giappone si dà al Fintech: il governatore della Bank of Japan Kuroda anticipa la sua introduzione all’interno delle operazioni della banca centrale.
Il Governatore della Bank of Japan, Haruhiko Kuroda, ha anticipato che la banca centrale del Giappone potrebbe sfruttare la tecnologia finanziaria, anche detta «fintech», all’interno delle future operazioni di politica monetaria data la sua crescente influenza all’interno dei sistemi di pagamento a livello di internazionale e nei servizi finanziari.
La BoJ è pronta a promuovere la ricerca e le analisi legate al mondo del fintech in Giappone grazie alle “varie implicazioni” che avrebbe per le banche centrali, come riferito da Kuroda durante un seminario tenuto dalla banca proprio a tema fintech nella giornata di martedì.
«La BoJ è pronta a fare tutto il possibile per sostenere lo sviluppo del fintech per migliorare il benessere di chi utilizza i servizi finanziari, nonché le attività economiche»,
ha detto Kuroda.
Il fintech coinvolge tecnologie che le aziende creano o utilizzano per rendere i servizi finanziari più efficienti.
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Già indietro nell’abbracciare la rivoluzione del fintech, il Giappone si sta muovendo per alleggerire le restrizioni nel mondo dell’investimento, fattore che potrebbe liberare i flussi di capitale in un’economia stagnante per un valore di circa 9 miliardi di dollari in depositi.
Sotto la pressione a causa della debolezza della domanda di prestiti, le grandi banche intravedono l’opportunità di guadagnare attraverso il fintech, anche se cosciente del fatto che questi nuovi sistemi abbiano il potenziale di distruggere i modelli di business tradizionali.
Nel mese di aprile, la Banca del Giappone ha istituito un servizio di assistenza a tema fintech che offre una guida per le istituzioni finanziarie che cercano nuove opportunità di business.
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