Il Consiglio di Stato ha confermato che i gestori telefonici Vodafone, Wind-3 e Fastweb devono restituire ai clienti le somme indebitamente percepite. Convalidata la posizione di Agcom.
Bollette a 28 giorni - nuova vittoria per gli oltre 10 milioni di clienti Vodafone, Wind, 3 e Fastweb i quali hanno diritto al rimborso delle somme pagate in più.
La decisione si evince dalla sentenza n. 00879/2020 depositata oggi dal Consiglio di Stato, che conferma la pronuncia della scorsa estate.
In particolare, i giudici hanno respinto il ricorso di Vodafone contro le sanzioni stabilite dal Tar Lazio - circa 1,1 milioni di euro - dando ulteriore conferma alla multa comminate da Agcom.
La corretta fatturazione delle bollette, quindi, deve avvenire mensilmente e non ogni 28 giorni, pratica definita “eccentrica” e “sleale” nella motivazione della decisione. Ogni comportamento contrario viola il principio di trasparenza tra operatore telefonico e clienti e quindi deve essere punito.
Bollette a 28 giorni: compagnie telefoniche devono restituire le somme
La lunga vicenda sulle bollette a 28 giorni sembra aver trovato una conclusione. Oggi 5 febbraio 2020, il Consiglio di Stato, che rappresenta il secondo grado di giudizio della Giustizia Amministrativa, si è espresso sulla questione respingendo il ricorso presentato dalle compagnie telefoniche - in particolare da Vodafone - che, lo scorso anno, erano state condannate in primo grado a restituire le somme indebitamente percepite per i giorni in più.
Ora il Consiglio di Stato ha messo definitivamente la parola “fine” sulla questione. La condanna è stata confermata, e i tre colossi dei contratti di telefonia dovranno restituire le somme indebitamente erose per i giorni in più ai clienti, o in alternativa offrire servizi extra o scalcolare le somme dalle bollette future. Confermata anche la multa da 1,1 milioni di euro stabilita dall’Agcom nel luglio del 2019.
I rimborsi saranno relativi alle bollette emesse tra il 2015 e il 2017, qui una guida pratica per chiedere la restituzione delle somme.
Bollette a 28 giorni: vittoria per Agcom e 10 milioni di clienti
La decisione del Consiglio di Stato non può che far gioire i 10 milioni di clienti che, finalmente, si vedono riconosciuto ufficialmente il diritto a ricevere le somme indebitamente pagate. Anche Francesco Posteraro, commissario di Agcom, si è dichiarato soddisfatto, soprattutto perché questa pratica era fortemente lesiva dei diritti del consumatore.
Infatti, la le bollette a cadenza quadrisettimanale, quindi a 28 giorni, anziché mese per mese, consentiva alle compagnie telefoniche di incassare l’8,3% in più di ricavi. Questa pratica è stata definitivamente messa al bando con il decreto fiscale collegato alla Manovra 2018. Ora i clienti potranno ricevere indietro le somme pagate in più.
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