Dal bollettino economico della BCE il messaggio è chiaro: la ripresa c’è e le previsioni parlano di un terzo trimestre ottimistico. Tuttavia la variante Delta sta gettando serie ombre sulla ripresa.
Bollettino BCE in primo piano: da Francoforte sono arrivate le valutazioni sull’Eurozona.
La strada della ripresa è stata ormai imboccata dai Paesi del vecchio continente e la prospettiva è di un terzo trimestre positivo e in crescita.
Tuttavia, la Banca Centrale Europea ha ripetuto che il cammino è ancora lungo e complesso. La variante Delta e i numeri sull’occupazione rischiano di frenare l’entusiasmo del rilancio.
Cosa ha messo in chiaro il bollettino economico BCE?
BCE: la situazione della ripresa in Eurozona
“L’economia dell’area dell’euro è rimbalzata nel secondo trimestre dell’anno e, con l’allentamento delle restrizioni, è sulla buona strada per una forte crescita nel terzo trimestre”, così il bollettino BCE ha sintetizzato situazione e prossima previsione per l’Eurozona.
Vaccinazioni in corso, allentamento delle misure di restrizione, ripresa dei servizi e delle attività turistiche stanno dando ottime prospettive alla ripresa. Il settore manifatturiero è visto ancora in aumento, nonostante i colli di bottiglia nell’offerta e il rimbalzo dei servizi è vigoroso.
Non solo, “la ripresa in corso della domanda interna e globale sta alimentando l’ottimismo tra le imprese, che sostiene gli investimenti. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, l’indagine sui prestiti bancari dell’area dell’euro indica che il finanziamento degli investimenti fissi è un fattore importante che guida la domanda di prestiti alle imprese.”
In più, il bollettino BCE ha insistito sull’inflazione vista in aumento ma non in modo preoccupante: “la debole crescita dei salari e il passato apprezzamento dell’euro significano che le pressioni sui prezzi rimarranno probabilmente contenute per qualche tempo”.
All’orizzonte, comunque, si intravedono ombre da tenere in osservazione per la BCE: variante Delta e disoccupazione.
Variante Delta e mondo del lavoro spingono l’incertezza
I rischi legati alla variante Delta in diffusione sono stati rilevati anche dalla Banca Centrale Europea. Nello specifico, il nuovo ceppo virale in rapida espansione un po’ in tutto il mondo potrebbe vanificare le stime di ripresa prossime.
Per l’Eurozona, servizi e turismo possono essere fortemente minacciati.
La BCE ha evidenziato anche i dati sul mondo del lavoro: ci sono ancora 3,3 milioni di persone occupate in meno rispetto a prima della pandemia, soprattutto tra i più giovani e meno qualificati.
Per questo, affiancare la politica monetaria con misure fiscali da parte dei Governi è essenziale, così come l’attivazione del NextGenerationEU.
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