Bollettino trimestrale Bankitalia: Pil sotto l’1% nel 2016 a causa della Brexit. Ripresa prosegue a ritmi più moderati, cresce ancora l’occupazione.
Bollettino Bankitalia - In Italia la ripresa prosegue “a ritmi più moderati”, sulla spinta della domanda interna. Crescono sia il reddito delle famiglie che gli investimenti, grazie agli incentivi previsti dall’ultima legge di stabilità. Continua a migliorare l’occupazione (anche se c’è un rallentamento rispetto al 2015) nonostante la riduzione degli sgravi contributivi per le nuove assunzioni. E’ quanto si legge nel bollettino economico trimestrale diffuso oggi dalla Banca d’Italia.
Complessivamente - spiega la Via Nazionale - il tasso di disoccupazione rimane stabile. Tutta via è ancora in calo la disoccupazione giovanile.
Bollettino Bankitalia: difficile valutare effetti Brexit
Secondo Bankitalia è difficile prevedere gli effetti sull’economia italiana del referendum sulla Brexit dello scorso 23 giugno. Certo, l’impatto sui mercati è stato immediato: la sterlina si è svalutata, l’euro si è indebolito rispetto alle altre valute principali e sono crollate le quotazioni azionarie, soprattutto per quanto riguarda le banche.
Nel report di Bankitala si legge che
la flessione delle quotazioni, dal giorno del referendum all’8 luglio, è stata in questo comparto del 29 per cento in Italia, del 26 in Germania, del 23 nella media dell’area.
Bollettino Bankitalia: il problema delle sofferenze
Le difficoltà incontrate dal comparto bancario italiano negli ultimi tempi derivano essenzialmente dall’alto tasso di crediti deteriorati ereditati dalla grande crisi dello scorso decennio.
La BCE - di concerto con le varie banche centrali dei paesi UE - è pronta a intervenire se necessario. E un ulteriore contributo
potrà derivare dall’impatto sull’offerta di credito delle nuove operazioni mirate di rifinanziamento avviate lo scorso giugno, alle quali le banche italiane hanno finora partecipato per circa 139 miliardi (29 al netto dei rimborsi dei fondi ottenuti nella prima serie di operazioni mirate).
In caso di necessità - evidenzia la Banca presieduta da Ignazio Visco -, per evitare “gravi perturbazioni dell’economia”, le norme europee consentono, alla luce dei risultati degli stress test, di attivare un sistema di finanziamento pubblico precauzionale per ricapitalizzare le banche. Ed è ciò che il governo ha chiesto alla Commissione europea.
Bollettino Bankitalia: con Brexit Pil sotto l’1% nel 2016
Per la Banca d’Italia le conseguenze della Brexit sul Pil italiano potrebbero essere limitate ma non trascurabili, in caso di ricadute sugli scambi commerciali col Regno Unito: “considerando le informazioni più recenti sul secondo trimestre del 2016 - prosegue il bollettino - la crescita potrebbe collocarsi poco sotto l’1 per cento quest’anno e attorno all’1 il prossimo”.
I rischi per l’economia italiana e quella europea in generale, aggiunge Via Nazionale, potrebbero aumentare “in modo rapido e considerevole” “qualora non si reagisse tempestivamente per tutelare la stabilità finanziaria”.
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