I professionisti INPS riceveranno il bonus di mille euro per il mese di maggio: ma quando avverrà l’erogazione? Quelli iscritti alle casse previdenziali private, quali requisiti dovranno avere per usufruirne?
I professionisti iscritti alle casse private sono in fermento per conoscere i dettagli sul bonus maggio di 1.000 euro: le misure di sostegno al reddito sono state erogate per quanto concerne i mesi di marzo e aprile con i 600 euro di bonus, ma adesso? I professionisti non iscritti all’INPS ma alle casse previdenziali relative al proprio Ordine professionale di appartenenza, a differenza di altri lavoratori autonomi, sono in attesa di un decreto ministeriale che stabilisca le regole e le modalità di erogazione.
Così come per i liberi professionisti iscritti all’INPS, il cui bonus è stato aumentato per il mese di maggio a 1.000 euro, anche ai professionisti che sono iscritti alle casse previdenziali private toccherebbe lo stesso bonus. Tuttavia, il budget messo a disposizione dal decreto Rilancio (650 milioni di euro) a copertura dei bonus di aprile e maggio, sembra non essere sufficiente a soddisfare tutte le domande.
A questo punto, sorge il dubbio che il governo stia pensando a cosa fare per risolvere il problema, la soluzione potrebbe anche essere poco gradita ai professionisti iscritti alle casse private, ovvero: applicare ulteriori paletti sui requisiti richiesti, al fine di restringere la platea dei beneficiari.
La possibilità che si discuta ancora a lungo sull’eventuale decreto attuativo è concreta. Se non si procede con la stretta sui requisiti, un eventuale decreto dovrà prevedere un aumento dei fondi per soddisfare tutte le richieste che perverranno dai professionisti iscritte alle varie casse private, i quali potrebbero dover attendere la fine di agosto.
Bonus 1.000 euro, quando arriva?
Per quanto concerne il bonus maggio, tra la platea dei beneficiari ci sono i liberi professionisti, con partita IVA aperta al 19 maggio 2020, data di pubblicazione del decreto Rilancio, per un importo di 1.000 euro.
Tali professionisti dovranno essere in possesso degli stessi requisiti che gli hanno permesso di ottenere i bonus di marzo e aprile, ovvero, non essere iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie e non essere titolare di pensione.
Inoltre, dimostrare di aver subito una perdita di reddito almeno del 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto a quello 2019. Il reddito è inteso come differenza tra ricavi e compensi ricevuti e le spese effettuate per l’attività, comprese le quote di ammortamento (se presenti).
Sarà necessario inoltrare domanda con tutta la documentazione richiesta che attesti di avere tutti i requisiti necessari. L’INPS dovrà comunicare poi, all’Agenzia delle Entrate tutti i dati relativi alla richiesta, la quale dovrà accertarsi che sia tutto in regola per poter dare il benestare all’INPS a procedere all’erogazione. Per via di tale trafila, i tempi potrebbero allungarsi e i beneficiari ricevere il pagamento non prima della fine di agosto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA