Bonus 600 euro collaboratori sportivi: no all’aumento nel decreto Rilancio

Teresa Maddonni

21/05/2020

Bonus 600 euro collaboratori sportivi: no all’aumento a maggio nel decreto Rilancio rispetto ad altre categorie di lavoratori per i quali è previsto anche un bonus di 1.000 euro.

Bonus 600 euro collaboratori sportivi: no all’aumento nel decreto Rilancio

Bonus 600 euro collaboratori sportivi: no all’aumento nel decreto Rilancio, la cifra pertanto non raggiungerà i 1.000 euro come per altre categorie di lavoratori.

Come per i lavoratori dello spettacolo i collaboratori sportivi, cui uno specifico articolo è dedicato nel decreto in vigore.

Il bonus 600 euro per alcune categorie di lavoratori che dimostreranno di aver ridotto il fatturato di almeno il 33% nel secondo bimestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019 aumenterà a 1.000 nel mese di maggio.

Per altre categorie, come i nuovi beneficiari che andranno a usufruire del bonus 600 euro o i già citati lavoratori dello spettacolo, l’aumento non ci sarà e a questi così si affiancano i collaboratori sportivi.

Ancora più drammatica la situazione dei braccianti o operai agricoli ai quali spetterà solo un bonus di 500 euro nel mese di aprile e stando al decreto nulla a maggio. Vediamo cosa prevede per il bonus 600 euro collaboratori sportivi il decreto Rilancio.

Bonus 600 euro collaboratori sportivi: no all’aumento nel dl Rilancio

Al bonus 600 euro per collaboratori sportivi e all’aumento non previsto è dedicato l’articolo 98 del testo. L’articolo riporta proprio Disposizioni in materia di lavoratori sportivi e stabilisce che:

Per i mesi di aprile e maggio 2020, è riconosciuta dalla società Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 200 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 600 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le società e associazioni sportive dilettantistiche, di cui all’articolo 67, comma 1, lettera m), del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, già attivi alla data del 23 febbraio 2020.”

È chiaro quindi che solo per i lavoratori sportivi con rapporto di collaborazione attivo già alla data del 23 febbraio 2020 è previsto un doppio bonus di 600 euro per aprile e maggio erogato dalla società Sport e Salute S.p.A. Non solo possono ottenerlo solo coloro che sono impiegati presso:

  • Comitato Olimpico Nazionale (CONI);
  • Comitato Italiano Paralimpico (CIP);
  • federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP);
  • società e associazioni sportive dilettantistiche.

Per loro, come d’altronde per i liberi professionisti iscritti alle casse private, non è previsto l’aumento del bonus 600 euro fino a 1.000 euro per il mese di maggio.

Vediamo ora nel dettaglio cosa cambia nella domanda che i collaboratori sportivi devono presentare per ottenere il bonus 600 euro.

Bonus 600 euro collaboratori sportivi aprile e maggio: domanda

Abbiamo già visto come fare domanda per il bonus 600 euro per collaboratori sportivi, ma per quanto riguarda le due mensilità di aprile e maggio le cose potrebbero cambiare stando a quanto disposto sempre dal’articolo 98 del decreto stesso. Il testo del decreto recita quanto segue:

“Le domande degli interessati, unitamente all’autocertificazione della preesistenza del rapporto di collaborazione e della mancata percezione di altro reddito da lavoro, e del reddito di cittadinanza e delle prestazioni indicate al comma 1, sono presentate alla società Sport e Salute s.p.a. che, sulla base del registro di cui all’articolo 7, comma 2, del decreto-legge 28 maggio 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 luglio 2004, n. 186, acquisito dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) sulla base di apposite intese, le istruisce secondo l’ordine cronologico di presentazione. ”

E al comma successivo è stabilito che:

Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con l’Autorità delegata in materia di sport, da adottare entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sono individuate le modalità di attuazione dei commi da 1 a 3, di presentazione delle domande, i documenti richiesti e le cause di esclusione. Sono, inoltre, definiti i criteri di gestione delle risorse di cui al comma 2, ivi incluse le spese di funzionamento, le forme di monitoraggio della spesa e del relativo controllo, nonché le modalità di distribuzione delle eventuali risorse residue ad integrazione dell’indennità erogata per il mese di maggio 2020.”

Il medesimo articolo stabilisce che per i collaboratori sportivi che hanno ricevuto già la mensilità di marzo 2020:

la medesima indennità pari a 600 euro è erogata, senza necessità di ulteriore domanda, anche per i mesi di aprile e maggio 2020.”

Bonus 600 euro collaboratori sportivi: incompatibilità

Concludiamo la trattazione sul bonus 600 euro collaboratori sportivi con un caso di incompatibilità assai singolare, vale a dire quello con il reddito di cittadinanza. Il bonus di 600 euro non era compatibile per i beneficiari del reddito di cittadinanza secondo il decreto Cura Italia. Questo aspetto è venuto meno con il decreto Rilancio che ha stabilito invece la possibilità per i beneficiari del reddito di cittadinanza di richiedere il bonus 600 euro o 1.000 euro a titolo integrativo. Questo però sembra non sia possibile per i collaboratori sportivi. Il testo infatti afferma quanto segue:

“Il predetto emolumento non concorre alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e non è riconosciuto ai percettori di altro reddito da lavoro e del reddito di cittadinanza di cui al decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n. 26, del reddito di emergenza e delle prestazioni di cui agli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 44 del decreto-legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, così come prorogate e integrate dal presente decreto.”

Non solo incompatibilità del bonus 600 euro liberi professionisti con il reddito di cittadinanza quindi, ma anche con reddito di emergenza, cassa integrazione e altre indennità previste già dal decreto Cura Italia.

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