Bonus 600 euro anche ai giovani neo iscritti alle casse professionali

Teresa Maddonni

22 Aprile 2020 - 16:48

Bonus 600 euro anche ai giovani neo iscritti alle casse professionali. A stabilirlo non è alcun decreto perché sono le FAQ del ministero del Lavoro a fare chiarezza per i nuovi professionisti iscritti agli ordini fino a oggi esclusi dal reddito di ultima istanza.

Bonus 600 euro anche ai giovani neo iscritti alle casse professionali

Bonus 600 euro: anche i giovani neo iscritti alle casse professionali possono farne richiesta ed accedere così al reddito di ultima istanza introdotto dal decreto n.18/2020 cosiddetto Cura Italia.

Fino a oggi i giovani neo iscritti alle casse professionali, i liberi professionisti ordinisti, non hanno potuto fare richiesta per il bonus da 600 euro per mancanza di chiarezza da parte del legislatore.

La possibilità ora data ai giovani neo iscritti alle casse professionali di poter accedere al bonus 600 euro viene non da una correzione del testo del decreto che si prepara ad essere convertito in legge, ma da una risposta a una domanda tra le FAQ del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Vediamo cosa dice il ministero in merito al bonus di 600 euro per i giovani neo iscritti alle casse professionali e come ottenerlo.

Bonus 600 euro: anche ai giovani neo iscritti alle casse professionali

Il bonus 600 euro anche ai giovani neo iscritti alle casse professionali? Da oggi , perché dove non arriva la norma arrivano le FAQ ministeriali a fare chiarezza.

Chi si è iscritto alla cassa professionale, giovani o autonomi in generale, nel 2019 o nei primissimi mesi del 2020 può farlo.

Nella norma di fatti viene fatto chiaro riferimento all’anno d’imposta 2018, cosa che ha fatto giustamente pensare a una esclusione dei neo iscritti dal momento che l’articolo 44 del decreto Cura Italia che introduce il reddito di ultima istanza non fornisce alcuna indicazione aggiuntiva in merito.

A dare rilevanza alla questione è stato nelle scorse ore lo stesso dicastero presieduto da Nunzia Catalfo sul sito ufficiale. Vediamo nello specifico cosa riporta la FAQ che si riferisce chiaramente al reddito di ultima istanza riservato ai liberi professionisti iscritti agli ordini esclusi dal bonus 600 euro previsto sempre nel decreto Cura Italia per i professionisti iscritti presso la gestione separata INPS (articolo 27). La domanda che viene posta al ministero e a cui lo stesso risponde è la seguente:

“Ai fini dell’accesso all’indennità di cui all’art. 44 del d.l. n. 18/2020, il riferimento al reddito percepito nell’anno di imposta 2018 – introdotto con Decreto Interministeriale 28 marzo 2020 – esclude i lavoratori autonomi e i professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria nel 2019 o nel 2020?”

La risposta del ministero è che no, non sono esclusi richiamandosi al decreto interministeriale del 28 marzo 2020, il quale all’articolo 1 comma 2 riconosce il bonus di 600 euro a coloro che:

  • abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, la cui attività sia stata limitata a causa dei provvedimenti restrittivi adottati in conseguenza dell’emergenza epidemiologica;
  • abbiano percepito, nell’anno di imposta 2018, un reddito complessivo tra 35.000 euro e 50.000 euro, al lordo dei canoni di locazione assoggettati a tassazione, e abbiano ridotto, cessato o sospeso la loro attività autonoma o libero-professionale in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 (ai sensi dell’art. 2 dello stesso decreto).

Il ministero così chiarisce che:

“Il parametro reddituale in base al quale verificare la sussistenza del diritto alla richiamata indennità è rappresentato, dunque, dal “reddito complessivo” percepito per l’anno di imposta 2018; tale reddito può non coincidere, pertanto, con il solo reddito derivante dall’esercizio della professione. Ne consegue che l’indennità potrà essere riconosciuta anche in favore di quei lavoratori autonomi e professionisti che, in quanto iscritti agli enti previdenziali di appartenenza durante l’anno 2019 o nei primi mesi del 2020, non possano vantare per l’anno di imposta 2018 un reddito derivante dall’esercizio della professione; ciò a condizione che gli stessi abbiano percepito, in quello stesso anno, un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro, ovvero compreso tra i 35.000 e i 50.000 euro (in presenza, chiaramente, degli altri requisiti prescritti dalla legge). ”

Il ministero così conclude:

“Pertanto nulla osta alla concessione del beneficio anche ai neo iscritti che non abbiano maturato reddito professionale nel 2018, purché abbiano un reddito da lavoro complessivo entro i limiti indicati dal DI del 28 marzo 2020.”

La questione è risolta, i giovani neo iscritti possono fare domanda per ottenere il bonus 600 perché non per forza il reddito del 2018 (anche zero) deve essere riferito alla professione esercitata l’importante è che si vadano a rispettare i limiti reddituali stabiliti dal decreto.

Bonus 600 euro ai neo iscritti alle casse professionali: come richiederlo

Il bonus 600 euro deve essere richiesto dai giovani neo iscritti alle casse professionali attraverso un’istanza che va presentata al proprio ente di previdenza.

Il modulo per fare richiesta per il bonus di 600 euro può variare a seconda dell’ente, ma in linea di massima nel documento che spesso si esaurisce in un unico foglio dovranno essere inseriti:

  • dati anagrafici;
  • codice fiscale e carta di identica (le copie originali vanno allegate al modulo);
  • la dichiarazione di non aver presentato istanza ad altro ente di previdenza;
  • di non essere percettore di pensione o altre forme di indennità previste dagli articoli 19, 20, 21, 22, 27, 28, 29, 30, 38 e 96 del decreto Cura Italia;
  • la dichiarazione del reddito per l’anno d’imposta 2018 nei limiti che abbiamo sopra illustrato;
  • dichiarare di essere iscritti in via esclusiva alla cassa professionale come stabilito in ultimo con il decreto liquidità.

Nel documento per ottenere il bonus di 600 euro i neo iscritti alle casse professionali dovranno inserire anche l’IBAN sul quale, dopo i dovuti controlli, si provvederà ad accreditare la cifra spettante.

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