Bonus Marchionne: come cambia il salario base dei dipendenti FCA

Valentina Pennacchio

19 Aprile 2015 - 17:50

Rivoluzione in casa FIAT: nuovo sistema retributivo per i dipendenti. Ecco come funziona quello che è stato ribattezzato il «bonus Marchionne».

Bonus Marchionne: come cambia il salario base dei dipendenti FCA

Nuovo sistema retributivo per i dipendenti della Fiat promosso dall’AD Sergio Marchionne. Il nuovo piano è stato sottoscritto dai sindacati Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Quadri, ma agita la Fiom.

Il leader, Maurizio Landini, ha sostenuto che questa novità non solo

“cancella il ruolo del sindacato riducendolo a spettatore notarile”

ma

“finge una partecipazione dei lavoratori ai destini aziendali su cui invece non hanno alcuna possibilità di parola”.

Cosa prevede il bonus Marchionne?

Il nuovo sistema retributivo, già ribattezzato bonus Marchionne, prevede che i dipendenti partecipino agli utili dell’azienda; i loro stipendi saranno legati ai risultati in base agli obiettivi di produttività stabiliti nel piano industriale del prossimo quadriennio 2015/2018.

Quali sono le novità? Come cambia lo stipendio base dei dipendenti FCA?

  • da una parte sarà previsto un bonus annuale, calcolato in base ai risultati di efficienza produttiva dei diversi stabilimenti, che sarà pagato all’inizio dell’anno successivo e avrà un valore medio pari al 5% del salario base (percentuale che potrà arrivare anche al 7,2% nel caso di performance brillanti);
  • dall’altra ci sarà un elemento variabile connesso al raggiungimento degli obiettivi economici per l’Europa e il Medio Oriente. Per il quadriennio 2015-2018 il compenso totale stimato è pari al 12% della retribuzione base, apotrà arrivare anche al 20% nel caso di over performance.

Cosa cambia quindi per i dipendenti? Marchionne ha spiegato che parte del bonus (il 6% del salario base) verrà pagata già dal 2015 ogni trimestre.

Secondo le prime stime un operaio specializzato, con un livello contrattuale medio potrebbe ricevere:

  • 1.400 euro annui nel triennio 2015-2017 e fino a 2.800 euro per il 2018, per un totale di 7.000 complessivi nel quadriennio (nel caso in cui i risultati economici siano conformi agli obiettivi fissati);
  • 1.900 euro annui nel triennio 2015-2017 e 5.000 euro nel 2018, per un totale di 10.700 complessivi nel quadriennio (nel caso di risultati superiori alle attese).

Nel caso del mancato raggiungimento di ogni obiettivo è prevista un’erogazione minima pari a 330 euro l’anno.

L’esborso per FCA sarà superiore ai 600 milioni di euro.

La rivoluzione di Marchionne

Nonostante c’è una folta schiera che individua nella manovra di Marchionne la volontà di depotenziare i sindacati, l’AD ha spiegato in questi termini la sua «rivoluzione»:

«Negli scorsi anni Fca ha dovuto fare i conti con un sistema di relazioni industriali stagnante basato su sterili contrapposizioni tra capitale e lavoro. Quei giorni sono finalmente finiti. Quello che abbiamo proposto è un sistema che riconosce la centralità dei nostri lavoratori per il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale».

I nostri dipendenti in Italia, prosegue,

«avranno vantaggi economici di assoluto rilievo, che deriveranno direttamente dal loro lavoro e dal loro impegno. Senza il contributo e l’impegno dei lavoratori, gli obiettivi del nostro piano industriale sarebbero irraggiungibili. Per questo riteniamo che debbano ricevere benefici economici significativi al raggiungimento dei risultati».

Argomenti

# Italia
# Fca

Iscriviti a Money.it

Trading online
in
Demo

Fai Trading Online senza rischi con un conto demo gratuito: puoi operare su Forex, Borsa, Indici, Materie prime e Criptovalute.