Borsa italiana e mercati finanziari: il loro ruolo nella ripartenza dell’economia in Italia secondo il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della CONSOB Paolo Savona.
Durante il consueto saluto alla relazione annuale della CONSOB, il Presidente della repubblica Italiana Sergio Mattarella ha posto l’accento sulla centralità di Borsa Italiana come fattore determinante dello sviluppo e della ripartenza economica del paese Italia.
Mattarella: Borsa Italiana determinate per la ripresa dell’Italia
Sergio Mattarella è intervenuto con un suo messaggio alla relazione annuale della CONSOB.
Il presidente della repubblica ha sottolineato l’importanza cruciale di Borsa Italiana per lo sviluppo e l’uscita del nostro paese dall’attuale situazione di contrazione economica da COVID-19: ha definito la Borsa di Milano come un’istituzione che può svolgere «un ruolo significativo nella ripartenza del Paese, nel quadro europeo di completamento del mercato dei capitali».
Mattarella si è soffermato sulla nuova fase economica che sta attraversando il nostro paese focalizzandosi sulla situazione in cui versano le imprese italiane, invocando sia il rafforzamento patrimoniale sia la crescita dimensionale come fattori determinanti per favorire la loro competitività nei mercati internazionali e la capacità di investire in innovazione ricerca e sviluppo.
Sul lato CONSOB, il presidente della Repubblica, continuando il suo discorso, ha posto l’accento sul ruolo determinate nel vigilare sul funzionamento e sulla trasparenza di società private, mercati e operatori svolto dall’autorità di vigilanza italiana, elogiando la sua attività nel avvicinare le piccole medie imprese ai mercati dei capitali.
Paolo Savona e la relazione tra mercato dei capitali e economia reale
Sulla stessa linea del Presidente in materia di avvicinamento dei mercati dei capitali all’economia reale si trova il presidente della CONSOB Paolo Savona, che propone una garanzia statale per l’accesso delle PMI al capitale di rischio.
Paolo Savona
Partendo dalle PMI esportatrici, lo Stato potrebbe garantire in media 1 milione ad azienda. «La mossa permetterebbe di coinvolgere anche i piccoli risparmiatori e l’impegno massimo per le casse pubbliche oscillerebbe tra gli 11 e i 22 miliardi», ha dichiarato Savona, specificando che ciò «consentirebbe di evitare il sovraindebitamento per uscire dalla crisi».
Questa misura, oltre a evitare il sovraindebitamento delle imprese italiane sarebbe un passo avanti per i mercati finanziari nel processo di avvicinamento agli agenti dell’economia reale. Processo che deve essere ampliato tramite un ripensamento dell’assetto istituzionale di Borsa Italiana.
Per Savona infatti occorre ripensare all’assetto istituzionale di Borsa Italiana slegandola da fattori specifici dei mercati finanziari e finalizzarla più al raggiungimento di obbiettivi economici quali l’incremento del reddito delle famiglie o l’occupazione delle persone.
Un cambio di rotta è d’obbligo per l’ex Ministro per evitare che la distanza tra mercati finanziari e soggetti dell’economia reale si allarghi sempre di più.
L’attuale contrazione economica e le crisi finanziarie dell’ultimo decennio dipingono un eccessivo strapotere della finanza e dei mercati finanziari sull’economia reale.
Il proliferarsi delle tecnologie informatiche nel mondo della finanza quali il Machine learning o l’AI stanno sconvolgendo la professionalità degli addetti del settore finanziario. Come conseguenza abbiamo un settore finanziario ancora più slegato dalle esigenze dell’economia reale.
È necessario sfruttare le potenzialità di queste tecniche innovative provenienti dal mondo dell’Information technology e creare valore per i soggetti dell’economia reale tramite i mercati finanziari.
Si potrebbe partire, sostiene Savona, dalla costituzione di un’informativa di dati il cui utilizzo viene affidato ai nuovi sistemi informatici, il cui contenuto è liberamente accessibile dalle autorità di controllo.
Questa proposta potrebbe risolvere problematiche come la lotta contro la criminalità organizzata e il contrasto al finanziamento del terrorismo, ben note nei mercati finanziari moderni.
L’obiettivo sarebbe quello di incrementare le esportazioni e proteggere il risparmio privato da destinare all’economia reale, secondo l’ex Ministro.
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