Borsa Milano Oggi, 27 gennaio 2022: utilities e banche spingono il Ftse Mib

Luca Fiore

27/01/2022

Chiusura in rialzo per la Borsa Milano oggi, 27 gennaio 2022, all’indomani del meeting della Federal Reserve. Sul Ftse Mib spiccano le performance dei titoli bancari e delle aziende di pubblica utilità. Denaro anche su STMicroelectronics dopo la pubblicazione dei numeri del Q4. Due velocità per petrolio ed eurodollaro.

Borsa Milano Oggi, 27 gennaio 2022: utilities e banche spingono il Ftse Mib

Segno più in chiusura di contrattazioni per la Borsa Milano oggi all’indomani del meeting della Federal Reserve: sul Ftse Mib spiccano i rialzi messi a segno dalle aziende di pubblica utilità (A2A ha segnato un +3,67%, Hera un +2,28% ed Enel un +2,04%) e dai titoli del comparto bancario (+2,35% di BPER Banca, +1,87% di Intesa Sanpaolo e +1,54% di Mediobanca).

+0,88% di UniCredit nel giorno in cui il Cda ha esaminato i dati relativi l’esercizio 2021.

In linea con le stime, nella riunione di ieri la Banca centrale USA ha preparato i mercati ad una stretta sui tassi a marzo. Nella prima parte a frenare i listini ci hanno pensato il chairman Powell, valutato eccessivamente “falco”.

Alla terza seduta in positivo, il future sul Brent sale dello 0,15% a 88,9 dollari al barile mentre sul valutario l’eurodollaro registra la quarta seduta consecutiva di debolezza portandosi a 1,1152 (-0,76%).

Borsa Milano Oggi, aggiornamento ore 17:45 Ftse Mib, denaro su STMicroelectronics

La giornata del Ftse Mib si è chiusa a 26.882,47 punti, +0,99% rispetto al dato precedente, mentre lo spread Btp-Bund è sceso del 3,6% a 138 punti base.

Sul paniere delle blue chip denaro anche su STMicroelectronics (+1,93%) dopo la pubblicazione dei numeri trimestrali.

Il colosso dei chip ha terminato gli ultimi tre mesi con un utile per azione di 82 centesimi di dollaro, dai 51 del terzo trimestre ed i 63c del Q4 2020. In linea con i dati preliminari, il fatturato si è attestato a 3,556 miliardi (3,197 nel Q3 2021 e 3,235 nel Q4 2022). Nei primi tre mesi del 2022 il fatturato è visto a 3,5 miliardi di dollari.

Lettera invece su Prysmian (-2,34%) e Buzzi Unicem (-1,76%).

Aggiornamento ore 13: Ftse Mib, Telecom Italia in rosso

A metà seduta il Dax scende dello 0,53%, il Cac40 dello 0,29% ed il Ftse Mib avanza dello 0,14%.

Sul listino delle blue chip le performance peggiori sono registrate da Prysmian (-3,14%) ed Amplifon (-2,55%).

Sopra la parità invece UniCredit (+0,4%) nel giorno in cui il Cda si riunirà per l’approvazione dei dati 2021.

Future Wall Street: prevista apertura debole

Il derivato sul Dow Jones e quello sullo S&P500 registrano un -0,14% mentre il future sul Nasdaq quota in sostanziale parità.

Aggiornamento ore 09:25: Ftse Mib, Telecom Italia in rosso

In avvio di seduta il Ftse100 segna un -0,07%, il Dax perde l’1,36%, il Cac40 lo 0,84% ed il Ftse Mib scende di mezzo punto percentuale a 26.480,38 punti.

Meno 1,56% per Telecom Italia dopo che il Cda ha deciso di affidare all’Amministratore delegato Pietro Labriola il mandato ad “esplorare -riporta una nota della società- possibili opzioni strategiche mirate a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti, con specifico riferimento agli asset infrastrutturali del Gruppo, anche attraverso soluzioni che comportino il superamento dell’integrazione verticale”.

Generali (-0,22%) ha siglato gli accordi che gli permetteranno di diventare azionista di maggioranza nelle joint venture in India mentre Stellantis (-0,15%) punta ad aumentare dal 50% al 75% la partecipazione azionaria nella jv in Cina GAC-Stellantis.

In avvio lo spread Btp-Bund registra un +1,2% a 145 punti base. Oggi è in calendario la quarta votazione, quella in cui scatta la maggioranza assoluta, per l’elezione del Presidente della Repubblica.

Borse Asia: tonfo per Tokyo

L’indice di Hong Kong, l’Hang Seng, registra un -2,42%, il China A50 ha chiuso con un -1,33% e l’australiano S&P/ASX 200 ha terminato con un -1,77%.

Rosso del 3,11% per Tokyo, dove il Nikkei si è fermato a 26.170,3 punti.

Wall Street in rosso dopo Powell

Dopo il responso della Fed, il Dow Jones ha chiuso con un -0,38%, lo S&P500 ha evidenziato un -0,15% ed il Nasdaq ha terminato piatto (+0,02%).

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