A dispetto della brillante performance messa a segno da Piazza Affari da inizio anno, i fondi AQR e Marshall Wace pressano alto su alcune società come UBI Banca e Prysmian
Questi primi mesi del 2019 hanno visto un’importante rialzo dei listini azionari mondiali. Non fa eccezione Piazza Affari: da inizio anno il FTSE Mib segna una performance di oltre il 17%.
Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, il 2019 sembra un anno ben impostato per i titoli quotati su Borsa Italiana. Eppure non tutti hanno partecipato con la medesima intensità a questo rialzo.
Fondi AQR e Marshall Wace in pressing su alcune banche
Da quanto emerge dalle comunicazioni di Consob relative alle posizioni nette corte, sono ancora numerosi i fondi che puntano al ribasso del mercato azionario del Belpaese.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 19/03/2019
Stando ai dati rilasciati ieri, martedì 19 marzo, sono 47 gli hedge funds che detengono posizioni ribassiste superiori allo 0,50% di capitale sociale delle varie quotate a Piazza Affari.
Tra questi spiccano AQR, Marshall Wace ed Engadine Partners. Nel tempo, le tre mani forti si sono spesso rivelati a capo di questa classifica. Andando nel dettaglio, AQR detiene 11 posizioni short e il 13,6% di capitale di aziende italiane. Poco distante Marshall Wace, con 9 operazioni ribassiste in essere e il 9,75% di capitale venduto.
Più distante Engadine Partners, che si concentra su 4 società mettendo all’angolo il 6,18% di capitale di queste ultime.
Ecco quali azioni vendono AQR e Marshall Wace
Ma quali società vendono i due fondi più “severi” con il nostro Paese?
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 19/03/2019
Al 19 marzo, le posizioni più importanti di AQR riguardano Buzzi Unicem, Prysmian e UBI Banca (clicca qui per il focus), shortandone rispettivamente il 2,19%, l’1,91% e l’1,57% di capitale sociale.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 19/03/2019
Per quanto concerne le posizioni di Marshall Wace, l’hedge fund londinese detiene una quota importante di UBI Banca, pari al 3,65% di capitale dell’istituto di credito venduto, e fette più ridotte di Banco BPM e Credito Valtellinese, di cui mette sotto scacco l’1,10% e l’1% di capitale.
La predisposizione alla vendita di titoli del comparto finanziario da parte di questi due operatori istituzionali è evidente, così come alcune analogie tra i due: entrambi infatti mantengono ai fini speculativi una quota importante di UBI Banca, Prysmian e Banco BPM. Interessante notare come queste tre società siano le peggiori del FTSE Mib da inizio anno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA