Le Borse europee scambiano in territorio leggermente negativo riflettendo così le perplessità degli operatori sul meeting di Doha. A Milano, azioni Stm le migliori di oggi.
Le Borse europee si muovono cautamente in ribasso in attesa dell’apertura di Wall Street e in vista del meeting di Doha del 17 aprile tra i produttori di petrolio Opec ed extra-Opec. I futures sui listini americani indicano un’apertura negativa per gli indici statunitensi guidata probabilmente dal rosso dei benchmark sul greggio e dall’avversione al rischio riemersa a ridosso dell’incontro nella capitale qatariota.
Le aspettative sono piuttosto basse su ciò che può avvenire nel meeting tra produttori di petrolio. Molti esperti reputano che un semplice congelamento serva a poco e che si necessita invece di un taglio della produzione, ipotesi già allontanata da Arabia Saudita e Russia. Il ministro del petrolio iraniano non prenderà parte all’iniziativa, suggerendo così che una partecipazione all’accordo da parte dell’Iran sia ancora ben lontana nel tempo.
La Borsa Italiana anche registra una flessione, prendendosi così una pausa dopo il rally settimanale. Il Ftse Mib scambia in rosso del -0,4% appesantito dai cali di Saipem, BPER e Campari. In luce invece le azioni di Stm che registrano un rialzo di oltre il 3% seguite da quelle di Banco Popolare e da Ferrari.
Borse europee caute: aumentano dubbi sul meeting di Doha
Le Borse europee scambiano tutte in flessione, riflettendo così la cautela degli investitori in vista del meeting di Doha di domenica di 17 aprile tra i produttori di petrolio.
L’attesa per l’incontro ha fatto guadagnare alle quotazioni del greggio praticamente 5$ nei giorni scorsi, evidenziando così le speranze degli operatori per un accordo utile a stabilizzare i prezzi del greggio.
Molti analisti in realtà sono dubbiosi sulla reale efficacia di un semplice congelamento della produzione, reputando più utile un taglio della stessa. Dalle recenti dichiarazioni dei funzionari dell’Arabia Saudita una sforbiciata alla produzione sembra da escludere dato che il Paese arabo non ha alcuna intenzione di cedere eventuali quote di mercato ai rivali dell’Iran e dello shale oil statunitense.
Iran che non prenderà parte al meeting della capitale del Qatar. O meglio, vi prenderà parte ma tramite un rappresentante e non attraverso la presenza del ministro del petrolio Bijan Zanganeh. La notizia della mancata presenza del ministro ha scatenato le vendite sul petrolio con il WTI che cede il -2,55% a quota $40,44 ed il Brent che registra un calo del -2,6% pari ad un prezzo di $42,7.
Borse UE: Dax in rosso ma sopra i 10.000 punti, Wall Street attesa in ribasso
In attesa dell’apertura di Wall Street gli indici europei scambiano tutti in rosso. Il Dax cede il -0,38% mantenendosi comunque sopra quota 10.000 punti. Il Cac 40 perde lo 0,34%, il Ftse 100 il -0,4% mentre l’Ibex risulta invariato. L’EuroStoxx 50 infine, scambia in territorio leggermente negativo con una flessione del -0,15%.
Wall Street è attesa negativa con i futures sui listini americani che girano in rosso. Il derivato sul Dow Jones perde lo 0,11%, quello sullo S&P500 lo 0,14% mentre quello sul Nasdaq cede il -0,18%. Poco fa Citigroup ha pubblicato i conti trimestrali che nonostante un calo degli utili del 27% sono riusciti a battere le aspettative degli analisti.
Borsa Italiana: Ftse Mib in leggero calo, Stm sugli scudi
La Borsa Italiana anche si muove in cauto ribasso, prendendo così una pausa dalla corsa al rialzo degli ultimi giorni. L’indice principale Ftse Mib attualmente scambia in rosso del -0,38% pari ad un livello di 18.255 punti. Sul listino milanese pesa l’andamento negativo delle azioni di Saipem (-2,67%) di quelle di BPER (-2,4%) e di Campari (-1,68%). Giù anche i titoli di Anima Holding, Mediobanca e A2A.
Sugli scudi invece le azioni di Stm che guadagnano il +3,27% riprendendosi così dopo il forte calo di ieri. Le azioni della società di semiconduttori sono le migliori di oggi sul Ftse Mib seguite da quelle di Banco Popolare con un +2,35% e da quelle di Ferrari con un +1,73%. Acquisti anche su Finmeccanica, Ubi Banca e Unicredit.
Infine, sul Mid-Cap si segnala l’allungo delle azioni Carige del +3,04%
© RIPRODUZIONE RISERVATA