Brasile in guai seri: troppi problemi economici e politici, rischia il default

Nicola D’Antuono

30 Ottobre 2015 - 18:58

Il gigante sudamericano è in notevole difficoltà economica: il rischio è quello di assistere a un nuovo clamoroso default dopo quello di inizio secolo. Il merito di credito del paese è già stato declassato al livello «spazzatura»

Brasile in guai seri: troppi problemi economici e politici, rischia il default

La crisi economico-finanziaria del Brasile continua ad assumere connotati sempre più preoccupanti, dopo che il gigante sudamericano era stato uno dei grandi protagonisti dell’economia mondiale nel primo decennio del secolo. Il paese carioca era uscito praticamente indenne anche dal crack finanziario del 2008, ma negli ultimi tre anni ha cominciato a mostrare una clamorosa parabola discendente che oggi spinge numerosi analisti a considerare anche l’ipotesi di un default. Di recente, tra l’altro, il Brasile è stato bocciato pesantemente da Standard & Poor’s.

Infatti a settembre l’agenzia di rating americana ha portato il giudizio sul merito di credito di lungo termine al livello junk, ovvero “spazzatura”, provocando un forter ampliamento degli spread brasiliani. Ma non è tutto. In questo contesto il real si è svalutato massicciamente nei confronti del biglietto verde, innalzando il livello di indebitamento in dollari americani e la spesa per gli interessi passivi di tutti quegli operatori che non hanno provveduto a coprire il rischio di cambio. Negli ultimi quattro anni il cambio Dollaro/Real è salito del 130%.

Il 24 settembre scorso la quotazione del cambio USD/BRL aveva toccato addirittura il massimo più alto di sempre a 4,24, superando così anche i top raggiunti sul finire del 2002. Oggi i prezzi si muovono intorno a 3,85 – 3,90, ma nelle prossime settimane non va esclusa una nuova svalutazione della divisa sudamericana. Secondo Charles De Quinsonas, money manager per M&G ed esperto di bond dei mercati emergenti, la crisi economico-finanziaria è stata aggravata da quella politica, a seguito delle richieste di impeachment per la presidente Dilma Rousseff e per lo scandalo corruzione che ha coinvolto il gigante petrolifero Petrobras.

Secondo l’esperto della banca di investimenti britannica, “i problemi politici pesano sul sentiment degli investitori, almeno quanto i bassi prezzi delle commodity”. Lo specialista ritiene che nei prossimi mesi possa esserci un incremento dei tassi di default brasiliani. I guai economici, finanziari e politici del Brasile potrebbero essere la causa di un futuro stato di insolvenza sul debito estero, soprattutto se le misure si austerità imposte dal governo non dovessero funzionare e l’inflazione confermarsi ben al di sopra della doppia cifra.

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