Lo scenario Brexit si fa sempre più complesso e un accordo si allontana. Senza intesa commerciale tra UE e Regno Unito entro il 15 ottobre cosa succederà?
Brexit: stallo o negoziati in itinere? Il divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea si è fatto complesso e dagli esiti molto incerti.
Un accordo commerciale da attivare alla fine del periodo di transizione, fissato per il 31 dicembre, non c’è ancora. Anzi, Londra e Bruxelles sembrano lontani da un avvicinamento, con toni che si sono fatti piuttosto tesi con l’avvio della procedura legale da parte della Commissione UE.
Tuttavia, l’intenzione di chiudere l’anno senza alcun risultato utile è esclusa. Così, Regno Unito e Unione Europea hanno deciso di continuare a negoziare anche se non ci sarà l’accordo sperato entro il 15 ottobre. Ecco cosa accadrà alla Brexit dopo metà mese.
Brexit: si andrà avanti con mini accordi?
La Gran Bretagna e l’Unione Europea hanno deciso di perseguire “mini-accordi” in aree di reciproco interesse, come l’aviazione e i trasporti, anche se i negoziati commerciali per un’intesa più ampia dovessero interrompersi la prossima settimana.
Questa l’indiscrezione di The Times sull’evoluzione della faticosa strada della Brexit.
Il capo negoziatore dell’Unione europea Michel Barnier e il britannico David Frost avrebbero concordato che, senza un accordo più ampio entro il 15 ottobre, i contatti continueranno comunque.
In tal caso, le due parti passerebbero tutto il mese di novembre cercando di mettere insieme mini accordi per compensare la probabile interruzione dei rapporti quando il periodo di transizione terminerà il 31 dicembre.
Un segnale positivo, quindi, su un fronte molto delicato e che si stra trasformando in un campo minato, soprattutto per il Regno Unito. Senza un’intesa, infatti, Londra rischia di piombare nell’incertezza finanziaria ed economica, in un periodo già buio a causa della crisi da coronavirus.
Il primo ministro britannico Boris Johnson ha fissato la scadenza per un accordo commerciale nel vertice UE del 15 ottobre. Le due parti stanno ancora discutendo sui punti dell’intesa che entrerà in vigore quando l’adesione informale scadrà il 31 dicembre.
Trovare una soluzione concordata alla Brexit, però, è prioritario per il futuro del Regno Unito. Anche Bank of England ha esortato al raggiungimento di un accordo commerciale, sottolineando quando il divorzio dall’UE sia una grave incognita per la ripresa economica.
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