A due anni della vittoria mutilata del centrodestra, Renato Brunetta rilancia un nuovo governo con Mario Draghi premier.
Secondo Renato Brunetta sarà il centrodestra a far ripartire l’Italia con un governo guidato dall’ex governatore della BCE, Mario Draghi. Dopo aver ripercorso gli ultimi 24 mesi di governo, descrivendoli come un “brutto sogno”, l’ex ministro auspica ad un nuova coalizioni politica in grado di “guarire” il Paese, ha dichiarato in un’intervista a Libero Quotidiano.
L’intervista è stata rilasciata nel giorno del secondo anniversario della vittoria mutilata del centrodestra alle ultime elezioni politiche in cui aveva ottenuto il 37% dei consensi e, proprio nel 2018, secondo l’ex ministro si sarebbero dovuti cercare i voti mancanti alle camere per creare un nuovo governo.
Secondo Renato Brunetta, un governo di centrodestra sarebbe la soluzione più corretta a livello costituzionale, dal momento che, a differenza del Governo Conte e del Conte Bis, “condivide un programma di governo, che ho materialmente steso io”. Per quanto riguarda la scelta del premier per l’ex capogruppo alla Camera de Il Popolo della Libertà non ci sono dubbi, dipenderà dal voto della maggioranza, anche se le preferenze sembrano vertere verso Mario Draghi.
Per l’ex ministro non si tratterebbe di un gioco di Palazzo ma di un governo legittimato dalla maggioranza dei consensi ottenuti nel 2018, basato su un programma liberale e sovranista. I punti su cui dovrebbe ruotare il nuovo governo di centrodestra sono una riduzione delle tasse, maggiori investimenti sulle infrastrutture e un cambiamento dell’Europa.
Brunetta: «Draghi possibile premier, ma lo deciderà la maggioranza»
Sulla scelta del premier di centrodestra Brunetta non si sbilancia e afferma solo che sarà scelto dalla maggioranza, dichiarando che voci di corridoio hanno proposto Mario Draghi. L’ex ministro si trova d’accordo con questa scelta: “Lui, che otto anni fa ha salvato l’Europa con il suo famoso whatever it takes, avrebbe l’ autorevolezza per chiedere all’UE di sospendere tutti i vincoli finanziari, dal patto di stabilità al fiscal compact, in un’ottica straordinaria di uscita da questo momento di crisi drammatica.”
L’ex governatore della BCE sarebbe in grado, secondo Brunetta, di proporre un nuovo New Deal basato interamente su investimenti infrastrutturali che possono risolvere le difficoltà economiche e far ripartire l’economia, Draghi sarebbe in grado di “darci il ruolo di Paese guida di tutta l’Unione”. Bisogna quindi investire 2.000 o 3.000 miliardi con l’obiettivo di modernizzare l’Europa.
Gli effetti del coronavirus sull’economia secondo Brunetta
Nel corso dell’intervista Brunetta ha parlato anche di attualità, affrontando il tema del coronavirus. Secondo l’ex ministro gli effetti del virus sono innegabile e non è possibile nascondere che la nuova epidemia avrà degli effetti anche sui consumi. Le conseguenze dell’infezione porteranno inevitabilmente ad una drastica caduta dei consumi e delle produzioni in tutti i Paesi colpiti.
In particolar modo, le ripercussioni del virus sanno duplici, da un lato verrà colpita l’economia reale, dall’altro gli investimenti finanziari. L’unica soluzione per contrastare questa situazione è fare leva sugli investimenti pubblici.
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