La biografia, i guadagni e lo stipendio di Bruno Vespa, il giornalista che da anni è il volto dell’informazione e dell’approfondimento di Rai Uno.
Quanto guadagna Bruno Vespa? Una domanda questa che tutti i telespettatori si saranno fatti nella loro vita visto che stiamo parlando di un giornalista che, ormai da anni, è il volto dell’approfondimento di Rai Uno.
Dopo una vita passata al Tg1, dal 1996 infatti Bruno Vespa conduce in seconda serata Porta a Porta - ribattezzata anche la terza Camera del Parlamento -, mentre dal 2023 a lui è stata affidato Cinque Minuti , altra striscia quotidiana di approfondimento questa volta in prime-time.
Tra pubblicazioni, collaborazioni e la conduzione di un talk show politico storico come Porta a Porta, Bruno Vespa è diventato nel corso degli anni uno degli artisti più pagati in Rai, con uno stipendio che non ha mancato di sollevare diverse polemiche in passato.
Proviamo allora a fare i conti in tasca a Bruno Vespa, dando uno sguardo alla sua biografia e a quale sarebbe lo stipendio percepito dalla Rai.
La biografia di Bruno Vespa
Nome: Bruno Paolo Vespa
Data di nascita: 27 maggio 1944
Luogo: L’Aquila
Famiglia: sposato con la magistrata Augusta Iannini, la coppia ha due figli Federico e Alessandro
Lavoro: giornalista, conduttore e scrittore
Curiosità: è un tifoso della Juventus
Quanto guadagna Bruno Vespa: lo stipendio in Rai
Sono diverse le cifre che ruotano intorno al possibile stipendio Rai di Bruno Vespa e parte di questo lo vede superare il tetto massimo solitamente predisposto per i giornalisti delle reti nazionali, pari a 240 mila euro annui.
Vespa, che rientra invece nella categoria dei presentatori e intrattenitori, dovrebbe guadagnare secondo diversi dati non confermati riportati da diverse testate giornalistiche circa 1,9 milioni l’anno.
A questa generosa cifra si uniscono poi le collaborazioni per quotidiani e periodici, le ospitate in altri programmi e gli incassi derivati dalle vendite dei saggi pubblicati ogni anno con Mondadori: la cifra complessiva annua così dovrebbe essere ben superiore ai 2 milioni.
Di recente insieme alla sua famiglia ha aperto una masseria a Manduria, in Puglia, dove viene prodotto anche del vino che può essere trovato in commercio. Mettendo insieme tutte queste voci di entrata, appare facile pensare che Vespa durante la sua lunga carriera abbia messo da parte un patrimonio importante.
Bruno Vespa: carriera e pubblicazioni
Bruno Vespa, classe 1944, esordisce in Rai giovanissimo: nel 1962, appena maggiorenne, entra in Radio Rai come cronista radiofonico e si laurea alcuni anni dopo in Giurisprudenza presso l’Università di Roma La Sapienza scrivendo una tesi sul diritto di cronaca.
Per Vespa è solo il primo passo verso una lunga e remunerativa carriera che lo porterà a intervistare una serie di personaggi entrati a far parte della Storia del nostro Paese: sarà lui a dare in diretta a Rai 1 la notizia del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, nel 1978, fino al commento in diretta ai funerali di Enrico Berlinguer nel 1984.
Da sempre testimone dei più grandi cambiamenti e movimenti politici avvenuti in Italia, Bruno Vespa (dopo aver condotto diversi format di stampo giornalistico come Tam Tam e Ping Pong ed essere stato direttore del TG1 dal 1990 al 1993) inaugurerà il talk show politico che più di tutti lo ha reso famoso al grande pubblico italiano: Porta a Porta.
Il talk show politico, solitamente in onda in seconda serata, va in onda per la prima volta nel 1996 ed è da sempre una delle finestre più importanti per i principali esponenti della politica italiana (soliti intervenire in confronti, dibattiti e vere e proprie interviste e faccia e faccia).
Il programma è usualmente sfruttato anche per speciali di cronaca, famosi sono infatti i plastici realizzati per il programma e commentati da Vespa, e di analisi dei più importanti avvenimenti italiani.
Dal 2023 il giornalista ha raddoppiato i suoi programmi su Rai Uno, conducendo anche la striscia quotidiana in prime-time Cinque Minuti, confermandosi così nonostante gli 80 anni compiuti a maggio l’autentico protagonista dell’approfondimento sulla rete ammiraglia del servizio pubblico.
Dal 1993 pubblica inoltre ogni anno libri e saggi principalmente con Mondadori, rendendolo una delle penne più attive all’interno del giornalismo italiano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA